Morcellini sull'Ucraina: "Questo pacifismo rischia di essere una forma di disimpegno etico"

Mario Morcellini, direttore della Scuola di alta formazione in Comunicazione e Media digitali Unitelma Sapienza: "Una linea europeista di sostegno all'Ucraina e alla pace è l'unica via etica percorribile"

Morcellini sull'Ucraina: "Questo pacifismo rischia di essere una forma di disimpegno etico"
Mario Morcellini
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12 Ottobre 2022 - 19.59


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Una tesi che aprirà un dibattito: le manifestazioni pacifiste «rischiano di essere una forma di disimpegno etico. Una linea europeista di sostegno all’Ucraina e alla pace è l’unica via etica percorribile. Bisognerebbe ricordarsi, infatti, qual è la situazione bellica in questo momento: missili che cadono sulle città e sulla popolazione». La pensa così il sociologo Mario Morcellini, direttore della Scuola di alta formazione in Comunicazione e Media digitali Unitelma Sapienza, il quale si esprime a proposito della mobilitazione a favore della pace e dell’avvio della linea diplomatica per superare la crisi tra Russia e Ucraina. Mobilitazioni che inizieranno con il sit in targato Pd davanti all’ambasciata russa domani alle 18,30.

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Il tema del pacifismo, spiega Morcellini, «viene abusato dai Cinque Stelle, e devo dire anche da Calenda in modo polemico e cioè come un ennesimo settore in cui fare la guerra al Pd. D’altra parte, non si può dire che finora i Cinque Stelle siano stati il massimo del pacifismo e dell’armonia. Da quando sono nati sono sempre stati contro tutti. Adesso diventano pacifisti per attaccare altri soggetti politici». In questo quadro, afferma l’esperto, «il fatto che Letta sia riuscito a prendere un’iniziativa è più che lodevole e positivo perché il Pd dà un minimo di garanzia e linearità rispetto alle alleanze pro-Ucraina che finora sono state stabili e che la Meloni promette di perseverare con il sostegno al paese attaccato».

Ciò non toglie il fatto che, secondo Morcellini, Giuseppe Conte è un leader «che va studiato bene. Abbiamo assistito a diverse mutazioni culturali di quest’uomo: durante il Covid era un campione della responsabilità, oggi si potrebbe dire che è esattamente il contrario, cioè va alla ricerca di tutti gli ambienti della società che gli possano dare un elemento di forza nei confronti e, aggiungo, contro il Pd». Insomma, «non c’è una dichiarazione di Renzi, di Calenda e di Conte che non abbia un retrogusto di attacco al Pd», conclude Morcellini.

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