Sinner vince Melbourne  e  si conferma il più forte di tutti e di tutto
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Sinner vince Melbourne  e  si conferma il più forte di tutti e di tutto

Batte Zverev 3 a 0 in attesa della doccia fredda del 16 e il 17 aprile quando comparirà davanti al giudice per ribadire la sua innocenza riguardo alla sua positività ad una sostanza rilevata in un test antidoping svolto lo scorso maggio

Sinner vince Melbourne  e  si conferma il più forte di tutti e di tutto
Sinner in campo a Melbourne
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26 Gennaio 2025 - 12.30 Culture


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di Gabriele Bisconti

Jannik Sinner, il timoniere che ha appena conquistato Melbourne abbattendo Zverev, naviga nella tempesta. Potremmo descrivere così gli ultimi mesi vissuti dall’altoatesino, diventato n.1 del ranking Atp lo scorso 10 giugno, nei quali ha dovuto affrontare varie vicende, tra le quali la separazione con il suo coach Tim Cahill che concreterà a fine 2025 e soprattutto quella legata al caso-Clostebol.

Proprio quest’ultima intricata e spinosa situazione che vede coinvolto il tennista azzurro sta tenendo banco nell’intero Circus tennistico, con qualcuno (addetti ai lavori, ex tennisti) che ogni giorno non perde l’occasione per dire la sua sulla questione.

A buttare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato la notizia, diramata il giorno prima dell’inizio degli Australian Open, che nei giorni 16 e 17 aprile si terrà la seconda sentenza sul caso-Clostebol, dopo che  in un primo momento Sinner era stato scagionato dal Tribunale Europeo Antidoping da qualsiasi responsabilità circa la sua assunzione del farmaco in maniera volontaria.

Sull’affaire Sinner- caso Clostebol, sentitosi in dovere di consigliare e stare vicino al tennista azzurro, nei giorni scorsi è intervenuto l’ex campione e n.3 del ranking Atp Adriano Panatta che, tramite una lunga lettera scritta a cuore aperto pubblicata sui suoi canali social, ha tuonato: “Caro Jannik, questo te lo dice uno che la racchetta l’ha maneggiata e quell’ambiente lo conosce bene”.

E ha continuato il vincitore della Coppa Davis del ’76: “Come vedi, caro Sinner, si sono ricordati del caso Clostebol giusto in tempo, a poche ore dal torneo che hai vinto l’anno scorso, con gran merito, e che puoi rivincere quest’anno”.

Ha infine concluso Panatta: “Caro Jannik, più vinci più questo processo, se si concluderà con una condanna, sembrerà ingiusto. Per cui ti chiedo solo di continuare a vincere. Tieni sempre duro. Noi tutti facciamo il tifo per te”. Le parole dell’ex campione del tennis italiano, schiette, sincere e dritte al punto, “fotografano” perfettamente l’ambiente tennistico (e dello sport in generale), dove l’invidia, il rancore, la continua ricerca di un “colpevole”, di qualcuno da denigrare, colpire e “affondare” sono all’ordine del giorno.

Sinner, in quanto numero 1 del mondo che non solo sta vincendo ma anche dominando ogni partita, ha gli occhi di tutti puntati addosso in ogni momento, ma finora è riuscito a “isolarsi” da tutto ciò che lo circonda, rimanendo sempre concentrato esclusivamente sulle vicende “di campo”, l’unico “giudice” incontestabile delle capacità fisiche e mentali di un atleta.

Intaccabile da ciò che gli accade fuori dal campo, Sinner sbanca a modo suo il primo Grande Slam alla Rod Laver Arena e abbassa ancor di più i riflettori sul caso-Clostebol. La speranza di milioni di appassionati e dell’intero movimento tennistico italiano è che Sinner continui a macinare vittorie su vittorie, come ha fatto nel 2024, per “ammutolire”  per l’ennesima volta i suoi detrattori occasionali.

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