Il campione olimpionico di scherma Andrea Cassarà è accusato di tentata produzione di materiale pedopornografico, dopo la denuncia di una sedicenne. Tentata, perché dalle analisi sul cellulare dell’atleta è emersa l’ipotesa della cancellazione del file.
Il caso è venuto alla luce lo scorso ottobre, dopo l’accusa della giovane che aveva denunciato di essere stata ripresa mentre si stava facendo la doccia negli spogliatoi del Centro San Filippo di Brescia. La ragazzina ha raccontato agli investigatori di essersi accorta «a un certo punto che qualcuno mi stava spiando, fotografando». Avrebbe notato «una mano sbucare dall’alto della tenda della doccia» e, soprattutto, «un flash».
Dopo la denuncia della giovane, i militari si sono recati al Centro sportivo per acquisire le immagini delle telecamere interne. E proprio da quelle immagini si vede Cassarà entrare e uscire in maniera frettolosa, proprio nell’orario indicato dalla ragazza.
Cassarà è stato quindi iscritto nel registro degli indagati e si è provveduto al sequestro del cellulare e del computer dell’atleta bresciano con più partecipazioni (cinque) e medaglie olimpiche nel palmares (tre, di cui due d’oro a squadre, nel 2004 e nel 2012 e una di bronzo, individuale, al debutto ad Atene). Entro 20 giorni, Cassarà dovrà farsi ascoltare dai pm.