Idioti e imbecilli che non mancano mai. Nuovo danneggiamento per la targa dedicata a Umberto Lenzini, storico presidente della Lazio dello scudetto del 1974, inaugurata due giorni fa nel parco a lui intitolato a Val Cannuta dal sindaco Roberto Gualtieri.
Ieri la targa era stata imbrattata coi colori giallorossi; la scorsa notte il marmo è stato spaccato, nella parte in cui era scritta la parola ‘Lazio’.
La nipote di Lenzini, Federica, ha pubblicato sui social una foto della targa spaccata: “L’As Roma – afferma – dovrebbe scusarsi per quello che sta succedendo alla onorificenza data dalla Capitale a un uomo che non solo è stato il più grande presidente della Lazio, ma ha costruito gran parte degli edifici a Roma negli anni 70. Forse qualche romanista vive in case costruite da Lenzini o il padre è stato un operaio di mio nonno. Chi ha compiuto questo gesto è solo un vile. Noi abbiamo un altro dna. Questione di stile”.
“Ho presentato denuncia alla Digos contro ignoti per l’ennesimo danneggiamento della targa del Parco Lenzini, segnalando la rivendicazione sui social dell’atto vandalico da parte di un soggetto non ancora identificato” ha affermato l’assessore capitolino allo Sport Alessandro Onorato.
“È il secondo danneggiamento in meno di 36 ore nel parco di via Vezio Crisafulli, che solo due giorni fa con il sindaco Gualtieri abbiamo intitolato al presidente dello scudetto della Lazio del ’74”. “Vergognosi i continui atti vandalici contro la targa che Roma ha doverosamente dedicato alla memoria di Umberto Lenzini.
“Verrà sempre ripristinata. Sporgeremo denuncia contro i responsabili, non la passeranno liscia”, così su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
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