Qatar, la guardia del corpo di Lewandowski è nazista: la nazionale polacca lo sospende
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Qatar, la guardia del corpo di Lewandowski è nazista: la nazionale polacca lo sospende

Dominik G., detto `Grucha´, è sotto processo per aver fatto parte di un gruppo criminale di ispirazione neonazista a Bialystok.

Qatar, la guardia del corpo di Lewandowski è nazista: la nazionale polacca lo sospende
Robert Lewandowski
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17 Novembre 2022 - 23.03


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Un nazista dichiarato. È stata sospesa e non è partita per il Qatar la guardia del corpo assunta nel marzo scorso dalla Federcalcio polacca per proteggere il capitano e stella del Barcellona Robert Lewandowski durante i raduni della nazionale, in attesa di «verificare l’attendibilità delle notizie diffuse dai media».

A renderlo noto è la stessa Pzpn dopo il putiferio scatenato dalle rivelazioni di un sito polacco, Wirtualna Polska, sul fatto che l’uomo, Dominik G., detto `Grucha´, è sotto processo per aver fatto parte di un gruppo criminale di ispirazione neonazista a Bialystok.

La Federcalcio polacca ha annunciato che farà le opportune verifiche presso «le autorità e i servizi statali competenti per determinare la credibilità dei resoconti dei media riguardanti Dominik G., finora non confermati»; fino al termine di tali verifiche l’uomo «non parteciperà alle attività della nazionale di calcio polacca».

«La nazionale, che si appresta a partecipare alla fase finale del mondiale – sottolinea la Federcalcio – ha bisogno di calma e di condizioni adeguate per concentrarsi esclusivamente sulle questioni sportive. Eventuali notizie ed eventi dei media non verificati che interrompono i preparativi per la Coppa del Mondo possono essere dannosi per la squadra. Quindi, in virtù della preoccupazione per il bene della squadra, è stata presa la decisione di chiarire tutte le circostanze e i dubbi in merito».

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Secondo le accuse mosse dalla procura di Bialystok `Grucha´ faceva parte di una banda di 50 persone che si occupava di risse e rapimenti, guadagnando soldi con la prostituzione e promuovendo il fascismo.

Il presidente della Federcalcio polacca, Cezary Kulesza, aveva confermato al portale che l’assunzione di `Grucha´ era stata una sua idea, ma di non essere a conoscenza delle accuse contro l’uomo, e che lo riteneva adatto al ruolo di guardia del corpo; in una intervista successiva, allo stesso portale, Kulesza aveva invece precisato che in realtà l’uomo svolgesse altre mansioni, come quella si trasportare le attrezzature, anche perché per svolgere l’attività di bodyguard in Polonia occorre una apposita licenza. 

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