Prima dell’annuncio della Germania, la Corea del Sud, per mezzo del primo ministro Moon Jae-In, ha espresso contrarietà nel boicottaggio diplomatico dei Giochi invernali di Pechino che si terranno tra il 4 e il 20 febbraio. https://www.globalist.ch/sport/2021/12/13/la-corea-del-sud-non-pensiamo-al-boicottaggio-diplomatico-per-le-olimpiadi-di-pechino/
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, si è pronunciata contro l’uso dei Giochi Olimpici a fini politici, e quindi contro il boicottaggio.
Le Olimpiadi sono “una celebrazione dello sport, gli atleti si preparano a partecipare per anni, a volte per metà della loro vita” e pertanto non dovrebbero essere usate in questo modo, ha dichiarato Baerbock all’emittente Zdf.
Baerbock è a Bruxelles per prendere parte per la prima volta dall’assunzione del suo incarico alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue in programma nella capitale belga.
“Abbiamo messo in chiaro in diverse occasioni come vediamo la situazione dei diritti umani in Cina in questo momento, anche a fronte degli incidenti del recente passato”, ha dichiarato, aggiungendo che – “su queste basi” – si discuterà a Bruxelles di come procedere “assieme ai partner europei”.
Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno annunciato la decisione di unirsi al boicottaggio politico dei Giochi annunciato dagli Stati Uniti, confermando però la partecipazione dei rispettivi atleti alle gare in programma.