La rottura con Totti. Spalletti: io rispetto la squadra
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La rottura con Totti. Spalletti: io rispetto la squadra

L'allontanamento del capitano da Trigoria e i fischi all'Olimpico, nonostante la vittoria col Palermo. I cinque gol al Palermo in disarmo in cancellano i malumori.

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22 Febbraio 2016 - 09.19


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Intanto Totti è tornato ad allenarsi. Dopo il successo per 5-0 sul Palermo, la Roma è tornata questa mattina ad allenarsi a Trigoria per cominciare a preparare la trasferta di sabato prossimo in casa dell’Empoli. Presente nel centro sportivo anche il capitano Francesco Totti che, come anticipato ieri dal tecnico Luciano Spalletti, è tornato a lavorare assieme al resto della squadra dopo l’esclusione dal ritiro pre-Palermo. Il gruppo, dopo aver cominciato l’allenamento in palestra, è stato diviso in due parti: chi ha giocato coi rosanero ha proseguito il lavoro di scarico mentre il resto dei calciatori è sceso in campo. Unici assenti Gyomber (lavoro individuale) e De Rossi (fisioterapia).

Una lunga e pesante giornata si è conclusa nel migliore dei modi ieri per Luciano Spalletti. Con una clamorosa vittoria sul Palermo all’Olimpico: 5-0. E con Totti in tribuna a guardare la sfida e a prendersi [url”solidarietà e applausi”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=85386&typeb=0&psycototti-la-roma-giallorosa-nel-pallone[/url] dai tifosi. Invece il tecnico, fischiato prima della gara col Palermo, stempera la tensione dopo la [url”mancata convocazione”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=85384&typeb=0&roma-rottura-con-spalletti-totti-allontanato-dal-ritiro[/url] per la partita vinta con il Palermo del numero 10, a causa di un dissapore tra i due. Per la società parla il dg Baldissoni: “E’ una decisione dell’area tecnica, il capitano sarà al prossimo allenamento.Resta con noi? Ha sei anni di contratto da dirigente”

La versione di Spalletti. “Io ho avvertito dopo la società di questa decisione”. Luciano Spalletti ha avvertito la Roma a cosa fatte della scelta di non convocare Francesco Totti contro il Palermo. “Ho provato grande dispiacere nel pensare a questa soluzione – ha detto a Sky – ma ci sono ruoli e regole da rispettare. Mi hanno chiamato perché la situazione non funzionava e quindi devo state ancora più attento a certi particolari. A me dispiace, io non voglio alcun duello, voglio solo il bene della squadra”.

Il tecnico della Roma ha parlato anche del possibile rinnovo del numero 10 giallorosso: “Fin dal giorno della mia presentazione toccai il tema senza che mi fosse chiesto, spiegando che io non voglio entrarci. Francesco è giusto che faccia ciò che vuole. Io gli ho messo a disposizione qualsiasi ruolo, vuoi fare il Giggs? Si sieda vicino a me in panchina. Vuoi fare il Nedved? Preferisci fare ancora il calciatore? Fai il calciatore. Ma siccome sono stato chiamato a raddrizzare una situazione, non posso concedergli nulla. Non posso tollerare che lui parli con la stampa e dica quello che vuole. E gli altri? Se ognuno comincia così…”.

Spalletti ha riconosciuto che “in allenamento negli ultimi tempi sta lavorando bene e molto, contribuendo a far salire il ritmo perché il piede è sempre quello. La società sa che qualunque cosa Francesco chieda io sono dalla sua parte. Con assoluto rispetto per la storia di un campione. Ma ora bisogna fare delle scelte. Se continua così qualche partita glielo farò giocare. Questa sera c’era il contesto per metterlo in campo, anche per capire cosa è ancora in grado di dare”. “Negli spogliatoi ci siamo salutati e gli ho chiesto dove andava a vedere la partita – ha ricostruito l’allenatore – Lui mi ha detto nel palchetto. Posso venire? Lui mi ha detto di no e allora io gli ho detto che non lo portavo in panchina. E’ andata cosi: perché li ci sono solo amici suoi e in panchina solo i giocatori che io ho convocato”.

Totti prima della partita. “Totti prima della partita è venuto negli spogliatoio, ha visto la partita ed è stato con noi. E’ stato solo un momento di rabbia e di malessere che è comprensibile perché è un calciatore e vuole continuare a farlo”: così ai microfoni di Mediaset Premium Luciano Spalletti. ”C’è stato più rumore rispetto a quella che è la sostanza, solo che se lo fa il più grande campione del dopoguerra quale è Totti diventa una cosa eccezionale. Dovevo mettere ordine, non potevo fare altrimenti”.

Il 5-0 al Palermo. Cinque reti al Palermo per continuare ad inseguire la zona Champions. La Roma travolge all’Olimpico un avversario apparso assai morbido (doppiette di Dzeko e Salah, più gol di Keita) e nemmeno il turbolento caso Totti (con il capitano in tribuna, applaudito dai tifosi, a guardare i compagni giocare) riesce a rovinare la festa giallorossa. Con la quinta vittoria consecutiva la squadra di mister Spalletti tiene il passo della Fiorentina – terza – ed è quarta, scavalcando di nuovo l’Inter. Festa che si è estesa a Kevin Strootman, tornato in campo nel finale dopo 13 mesi di assenza e tre interventi al ginocchio infortunato contro la Fiorentina il 25 gennaio 2015.

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