“Portare la poesia dove non arriva”, questa è l’unica via da seguire per Babs Gons (della quale in Italia è uscita la raccolta ‘Fallo comunque’ (Ensemble 2022)), regina indiscussa della poesia performativa olandese, attuale poetessa nazionale dei Paesi Bassi, nei suoi testi poetici, combattivi, legati al quotidiano e nelle sue performance.
A fare eco alla Gons è Ellen Deckwitz, poetessa ufficiale della città di Amsterdam (altro riconoscimento attribuito in Olanda ai poeti), che guarda al coinvolgimento come elemento fondamentale del suo fare poesia, usando anche la tecnologia a favore dell’umano.
“La poesia non deve necessariamente avere una funzione. Possiamo utilizzarla come lente per leggere il passato, il presente, il futuro e anche per creare mondi” ha dichiarato all’ANSA Babs Gons, protagonista recentemente di una performance al Rijksmuseum di Amsterdam, in una tappa del tour letterario che fa parte del progetto ‘La scoperta dell’Olanda – Un anno di libri dai Paesi Bassi’ che saranno paese Ospite d’Onore del Salone del Libro di Torino 2025 (dal 15 al 19 maggio).
“C’è poesia da molte più parti di quante pensiamo e anche le persone che sentono una distanza con la letteratura in realtà hanno molta poesia nella loro vita e io voglio mostrargliela” spiega Gons.
E aggiunge ancora la giornalista di Het Parool: “È molto importante far sentire la propria voce attraverso la poesia, ma in modo da poter contribuire a raccontare le storie non da una sola prospettiva. Essere l’immagine della poesia per il Paese è un ruolo che mi mette anche molta soggezione. Dall’altro lato voglio che più persone possibili si sentano coinvolte, che riescano a vedere il bello della poesia”.
Gons e Deckwitz sono la testimonianza della vivacità culturale e della popolarità della poesia nei Paesi Bassi. Nella delegazione di autori e autrici olandesi che a maggio sarà a Torino, oltre ai due sopracitati personaggi illustri, saranno presenti Jan Brokken (con il suo nuovo libro “La scoperta dell’Olanda” (Iperborea)) e Anya Niewierra, l’autrice del bestseller ‘Il cammino’ (Neri Pozza).
Inoltre, al Salone del Libro ci sarà l’installazione interattiva di Poem Booth, una macchina ideata da Justus Bruns e Mingus Vogel che fotografa una persona e produce sul momento una foto con una poesia sulla base dell’input visivo e del modello impostato.
“A Torino le poesie che usciranno saranno in italiano. L’anno scorso lo stand della poesia è stato un enorme successo alla Fiera del Libro di Lipsia e ci aspettiamo che non sia diverso in Italia” spiega all’ANSA Deckwitz, della quale è uscito in Italia il libro “Fisica avanzata (Valigie Rosse)”, insignito del Premio Ciampi nel 2024.
Tuttavia, Poem Booth ha un altro valore secondo la Deckwitz: “Intorno alla cabina nascono nuove conoscenze e connessioni, si discute di letteratura con persone con cui non avevi mai parlato prima. Così il poema è più che un testo, diventa un mezzo per riunire le persone” sottolinea la poetessa.
E ha rimarcato ancora la Deckwitz: “Vouw lavora al crocevia tra design e tecnologia. Si basa sulla convinzione che la tecnologia non sia solo un mezzo per l’efficienza e la produttività e quindi investe nella slow tech. Credo nella creazione di tecnologie che diano rilievo alla pazienza, promuovano l’umanità e le connessioni con il mondo reale”, ha concluso l’autrice della poesia “Stay Standing for a while”.
Per il Salone del Libro di Torino Deckwitz sta lavorando anche a un altro progetto, sempre per conto della Fondazione olandese per la Letteratura.
Si chiama ‘Hai una nuova richiesta di amicizia’ in cui tre autori olandesi e tre italiani si scrivono lettere di amicizia. Per l’Olanda sono, oltre a Deckwitz, Nikki Dekker e Simone Atangana Bekono. Per l’Italia Ginevra Lamberti, Marta Barone e Paola Moretti. “Io e Moretti scriviamo sul significato dell’amicizia in tempi tumultuosi come quelli che stiamo vivendo” dice Deckwitz.