Ieri, in occasione della giornata mondiale della poesia, a Book Pride, ovvero la Fiera nazionale dell’editoria indipendente, sono stati annunciati gli autori candidati al Premio Strega Poesia 2025. Il festival è giunto quest’anno alla terza edizione, e tra i 170 libri proposti nella fase iniziale, sono state selezionate dodici opere che avranno accesso alla cinquina finale. Eccole:
Prisca Agustoni, L’animale estremo, Interno Poesia Editore.
Elisa Biagini, L’intravisto, Einaudi.
Marco Corsi, Nel dopo, Guanda.
Maurizio Cucchi, La scatola onirica, Mondadori.
Claudio Damiani, Rinascita, Fazi.
Roberto Deidier, Quest’anno il lupo fissa negli occhi l’uomo, Molesini.
Alfonso Guida, Diario di un autodidatta, Guanda.
Antonio Francesco Perozzi, on land, Prufrock.
Giancarlo Pontiggia, La materia del contendere, Garzanti.
Jonida Prifti, Sorelle di confine, Marco Saya.
Marilena Renda, Cinema Persefone, Arcipelago Itaca.
Tiziano Rossi, Il brusìo, Einaudi.
Opere e autori sono stati selezionati dal Comitato scientifico del Premio, composta da: Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Vivian Lamarque, Melania G. Mazzucco, Patricia Peterle, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta.
L’annuncio dei candidati si è svolto alla presenza di alcuni componenti del Comitato scientifico come Andrea Cortellessa, Vivian Lamarque, Stefano Petrocchi e Laura Pugno. Nell’occasione Cortellessa ha dichiarato: “Per il terzo anno il Premio Strega schiera a cimento anche i poeti. A queste dispute loro sono abituati, e a dispetto delle apparenze non sono affatto tipi teneri. Per parte nostra, prima di goderci lo spettacolo dagli spalti, siamo in grado di gettare, sul campo, uno sguardo panoramico. E per la prima volta intravediamo qualcosa come una querelle des anciennes et des modernes, o più semplicemente una faglia generazionale. A una pattuglia di maestri riconosciuti, ma dal proprio status tutt’altro che rasserenati, si contrappone un drappello di voci nuove, o semi-tali, dalla proverbiale, fisiologica combattività. In palio, come sempre, il governo della lingua.”
Mentre Laura Pugno ha aggiunto che: “Nella dozzina di quest’anno si possono identificare una serie di temi forti, tra questi il rapporto forte con la letterarietà e una nuova sensibilità nei confronti del paesaggio. È una poesia che non rinuncia a giocare la sua partita e che si mostra consapevole delle questioni che agitano il nostro tempo, lette sempre attraverso lo specifico del mezzo poetico. Una poesia che dialoga con altre lingue e altri mondi, sia perché ne viene vivificata dall’interno, sia perché il processo di scrittura si svolge in un altrove linguistico o geografico rispetto a qualsiasi centro sia percepito come tale.”
La dozzina sarà presente con un reading dai libri in gara il prossimo 8 aprile, a Roma, alla XVIII edizione di Ritratti di Poesia, mentre l’annuncio della cinquina finalista si terrà il prossimo 7 maggio al MAXXI L’Aquila.
A determinare l’opera vincitrice sarà un’ampia giuria composta da personalità della cultura e il premio verrà assegnato l’8 ottobre, alla Casa dell’Architettura di Roma presso il complesso monumentale dell’Acquario Romano.