Nella classica Strade Bianche Pogačar tenta il tris
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Nella classica Strade Bianche Pogačar tenta il tris

Sabato, 8 Marzo, la gara partirà dalla fortezza medicea e arriverà in piazza del campo. Tutti i ciclisti più noti in cerca di una prestigiosa vittoria nella corsa che percorre le strade a sterro della provincia di Siena.

Nella classica Strade Bianche Pogačar tenta il tris
Ciclismo
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4 Marzo 2025 - 16.37 Culture


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di Francesco Tunda

Abbiamo ancora tutti negli occhi l’assolo, l’anno scorso, di Tadej Pogacar: se ne è andato tutto solo nelle ispide salite e nelle pericolose discese de Le Strade Bianche. Era il suo secondo trionfo nella corsa senese e sarebbe stato per lui l’avvio di un anno d’oro. Il suo stile in bicicletta ha fatto venire alla mente degli amanti del ciclismo, il modo di correre dei grandi campioni: le gambe di Fausto Coppi e la robustezza di Eddy Merckx. Ormai ci siamo, siamo alla nuova edizione: sabato 8 marzo si correrà  la nuova edizione  (2025) de Le Strade Bianche ovvero, come ormai viene definita,  la “Classica del Nord più a Sud d’Europa”. Dieci giorni dopo si correrà la Milano-Sanremo e a seguire le grandi classiche del nord. Oggi, dunque, Strade Bianche  è considerata da molti al pari delle cinque Classiche Monumento (Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi, Giro di Lombardia).

E’ il percorso che rende particolare questa gara: i grandi tratti con strade a sterro, le ardue salite e gli antichi borghi che attraversa. Per questa edizione gli organizzatori hanno pensato bene di aumentare i tratti sterrati. Per quanto riguarda la gara maschile, il percorso sarà di 213 km, con 16 settori di strade bianche che coprono 81,7 km del totale.

Come gara professionistica è nata solo nel 2007, dopo che le strade tutte ghiaia e terra, erano già state frequentate e rese note dall’Eroica, la gara internazionale di ciclo-amatori. La prima edizione si corse  in autunno ma poi, a partire dall’anno successivo,  è stata collocata stabilmente tra la fine dell’inverno  e l’inizio della primavera. Solo nel 2010 ha assunto il nome attuale ed è entrata a far parte delle corse del World Tour nel 2017. La gara femminile è stata introdotta nel 2015.

Prima di Tadej Pogacar molti altri grandi del ciclismo l’anno lasciato il loro segno: Van der Poel, Cancellara, Alaphilippe, Van Aert,e Kwiatkowski. Tanto per citarne alcuni. Un unico italiano è riuscito a aggiudicarsi questa gara: Moreno Moser nel 2013. Altrettanti nomi importanti segnano l’albo d’oro della competizione femminile: Kopecky, Elisa Longo Borghini, Vollering,Van Vleuten.  Le cicliste affronteranno un percorso che ricalca in larga parte quello maschile. La lunghezza è di 136 km, e include 13 settori di strade bianche (che coincidono con quelli della gara maschile) per un totale di 50,3 km. Anche in questo caso, c’è un incremento dei tratti sterrati rispetto alle edizioni passate. Entrambe le gare mantengono il faticoso, oltre che suggestivo, arrivo salendo per l’ardua salita di Via Santa Caterina prima di sbucare in Piazza del Campo dove è posto l’arrivo.

La Rai,  con il suo secondo canale e Eurosport2 dedicheranno ore e ore di trasmissione alla gara permettendo ai telespettatori   non solo di seguire i corridori ma anche di vedere alcuni dei paesaggi che hanno reso la Toscana, e in particolare le terre di Siena, famose nel mondo. A partire dal capoluogo, Siena, con la solida Fortezza medicea, la Torre del Mangia e la già citata Piazza del Campo. Poi le strade che avvolgono i boschi e i castelli di Sovicille; l’ormai nota via della Francigena, percorsa da migliaia di pellegrini in questo anno giubilare; Murlo con i suoi segreti etruschi, la Val d’Orcia con i centri storici strafamosi come Montalcino e Pienza. E che dire dei saliscendi delle crete che circondano Asciano e del  Chianti con i vigneti a perdita d’occhio che  adornano  Castelnuovo Berardenga? Chi seguirà la corsa in televisione godrà nel vedere con le riprese dall’elicottero gli ampi spazi dominati dal grigio delle crete, dei campi verdi nelle prime giornate soleggiate, i tetti di mattone cotto e i campanili e le pievi.  E chi la seguirà dal vivo tenterà di arrivare fin dal primo mattino nei tratti più ardui come quelli del terribile poggio  Sante Marie  o della tirata finale del Castagno o nelle stradine che salgono dalla periferia fin dentro le mura medievali.

Quest’anno anche l’Università di Siena dedicherà attenzione a Strade Bianche. Lo farà con una mostra fotografica e pittorica  con le foto di  Dario Belingheri, Marco Alpozzi e Alessandro Garofalo, e le tele dei pittori Maurizio Sani e Daniele Righi Ricco.  L’inaugurazione è prevista per lunedì 3 marzo e le opere resteranno esposte fino al 1° giugno 2025. Si parlerà poi delle differenze e delle discriminazioni di genere dello sport nell’incontro “Sfide di polvere e parità: il ciclismo che cambia” (giovedì 6 marzo alle ore 17, Aula Magna del Rettorato) con la partecipazione, oltre al Rettore e altri docenti dell’ateneo, di Dalia Muccioli, già campionessa italiana di ciclismo su strada; Moreno Moser, Vincenzo Nibali e  Alessandra Cappellotto, prima italiana a vincere un campionato del mondo di ciclismo. La gara sarà anticipata e poi seguita con particolari programmi da uRadio, la radio di studentesse e studenti dell’ateneo.

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