A Roma la prima edizione di ‘Oblivion, fiera del libro, del fumetto e dell’irrazionale'
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A Roma la prima edizione di ‘Oblivion, fiera del libro, del fumetto e dell’irrazionale'

Nel quartiere di Testaccio una rassegna dedicata alla letteratura di genere horror, fantasy, fantascienza e weird.

A Roma la prima edizione di ‘Oblivion, fiera del libro, del fumetto e dell’irrazionale'
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22 Febbraio 2025 - 17.25 Culture


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È Città dell’Altra Economia, quartiere Testaccio, che ospita l’evento gratuito, patrocinato da Comune di Roma, dell’Assessorato alla Cultura e del I Municipio, dedicato ai generi in ascesa nel mondo giovanile. Dalle 10 alle 20 di sabato  22 e domenica 23 febbraio, con un programma ricco di eventi, 45 case editrici indipendenti potranno far conoscere meglio loro stesse e dare occasione a giovani emergenti di mettersi alla prova. “Niente presentazioni classiche, ma piccole conferenze sui temi in cui siamo riusciti a coinvolgere tutti gli editori”, spiega il direttore editoriale della fiera Emmanuele Pilia.

Nel corso della fiera infatti verrà assegnato il Premio di Racconti Brevi, “dedicato agli autori e alle autrici che vogliono esplorare i temi dell’horror, del fantasy, della fantascienza e del weird” si legge nel sito ufficiale dell’evento. Sono inoltre previste menzioni speciali, con relativi premi e targhe, per le opere che si distingueranno per originalità e stile.

“È nato tutto da una pizza a San Lorenzo insieme a Claudio Kulesko, Paolo di Orazio ed Edoardo M. Rizzoli”, commenta all’Adnkronos Pilia, “Volevamo ribadire il valore artistico letterario del mondo della letteratura fantastica, che in Italia ha poche piattaforme in cui fare rete e in cui avere dignità, e così ci siamo ispirati a eventi come ‘Stranimondi’ e ‘Marginalia’ che si svolgono a Milano, per creare qualcosa di simile”.

In un anno che ha registrato un calo del numero generale di lettori, il fantasy si afferma invece in crescita; le vendite del 2024 sono difatti cresciute del 27,1% superando il milione di libri venduti. Il genere fantastico specchio della realtà e strumento per analizzare il presente. 

“Credo che l’idea moralistica che leggere sia utile e necessario abbia danneggiato la letteratura. Leggere è divertente, è bello, è fico. Si può paragonare a una partita di calcio o una cena fuori. Bisogna desacralizzare la lettura per darle valore e noi, con il nostro evento, abbiamo puntato tutto su questo concetto anche per avvicinare chi non ha ancora scoperto il fantastico”. Un contributo enorme alla crescita di questo genere è da attribuire alle saghe come ‘Harry Potter’, ‘Hunger Games’ o ‘Il trono di spade’ che, anche se concluse o in via di conclusione, non abbandonano la scena di discussione. 

“I lettori e le lettrici italiani – spiega – hanno sempre letto tanta letteratura fantastica, ma prima era meno monitorata. Pensiamo alla collana di successo ‘Urania’, che esce in edicola e non è tracciata. Però negli ultimi anni c’è stata sicuramente una crescita dell’ecosistema editoriale: ci sono più editor, più traduttori, sono nate molte case editrici di genere che hanno portato un ‘know how’ che prima era appannaggio di accademici. È aumentata la qualità, ma anche il discorso attorno al genere, con un grande lavoro di riscoperta del fantasy italiano”.

Diventa così la letteratura di genere il punto di vista per affrontare tematiche oggi altamente attenzionate come la crisi climatica, il femminismo, l’intelligenza artificiale fino alle relazioni affettive.

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