Imballaggi senza omologazione ONU, un rischio che non vale la pena di correre
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Imballaggi senza omologazione ONU, un rischio che non vale la pena di correre

La tentazione di utilizzare imballaggi non omologati ONU può essere forte, spesso motivata dalla volontà di ridurre i costi o accelerare i processi di trasporto delle merci.

Imballaggi senza omologazione ONU, un rischio che non vale la pena di correre
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15 Gennaio 2025 - 09.15


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La tentazione di utilizzare imballaggi non omologati ONU può essere forte, spesso motivata dalla volontà di ridurre i costi o accelerare i processi di trasporto delle merci. Tuttavia, questa scelta rappresenta un rischio significativo che può avere conseguenze gravi sia in termini di sicurezza che di responsabilità legale.

L’omologazione ONU non è un semplice “bollino” burocratico, ma rappresenta una garanzia fondamentale di sicurezza, ottenuta attraverso un rigoroso processo di test e certificazioni. Ogni imballaggio omologato viene sottoposto a specifiche prove di resistenza, come test di caduta e di impilamento, per assicurare che possa proteggere efficacemente il suo contenuto durante tutte le fasi del trasporto.

La scelta di utilizzare imballaggi non omologati espone dunque a molteplici rischi. In primo luogo, c’è il pericolo concreto di incidenti durante il trasporto: un contenitore non adeguato potrebbe rompersi, causando la fuoriuscita di materiali pericolosi con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ambiente e la sicurezza delle persone. Pensate, ad esempio, alle conseguenze di una perdita di sostanze corrosive durante un trasporto aereo o al rischio di incendio causato da batterie al litio non adeguatamente protette.

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Le normative per il trasporto di merci pericolose (ADR per strada, IATA per via aerea, IMDG per via marittima) sono chiare e non ammettono deroghe: l’utilizzo di imballaggi omologati ONU è obbligatorio per la maggior parte delle spedizioni di merci pericolose. La non conformità a questi requisiti può comportare sanzioni, fermi merce e conseguenze penali.

Un altro aspetto è la responsabilità: in caso di incidente, l’utilizzo di imballaggi non omologati può comportare l’invalidazione delle coperture assicurative.

Il processo di omologazione ONU, sebbene rigoroso, è strutturato per garantire la massima sicurezza: richiede test specifici, controlli di produzione regolari e una documentazione dettagliata che permette la tracciabilità completa dell’imballaggio. Questa documentazione, in particolare il test report, è fondamentale per dimostrare la conformità dell’imballaggio in caso di controlli.

Investire in imballaggi omologati ONU significa investire nella sicurezza della propria attività e nella protezione dell’ambiente. La differenza di costo tra un imballaggio omologato e uno non omologato diventa irrisoria se confrontata con i potenziali rischi e le conseguenze di un incidente. La sicurezza nel trasporto di merci pericolose non è un’opzione, ma un dovere verso la società e l’ambiente.

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La scelta responsabile è affidarsi a fornitori qualificati come Serpac che possano garantire prodotti conformi, la documentazione necessaria e omologazioni ad hoc grazie al loro laboratorio interno certificato, investendo nella sicurezza come elemento imprescindibile della propria attività logistica.

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