Cesare Pavese, la vita e le parole: il documentario "Il mestiere di vivere" arriva in sala
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Cesare Pavese, la vita e le parole: il documentario "Il mestiere di vivere" arriva in sala

La regista Giovanna Gagliardo, racconta l’uomo e lo scrittore, esplorando i tanti mestieri e le profonde inquietudini che hanno segnato la sua breve ma intensa vita.

Cesare Pavese, la vita e le parole: il documentario "Il mestiere di vivere" arriva in sala
Locandina Il Mestiere di Vivere
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13 Gennaio 2025 - 13.15 Culture


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Dopo il successo al 42° Torino Film Festival, dove ha registrato il tutto esaurito in ogni proiezione, Il Mestiere di Vivere, documentario scritto e diretto da Giovanna Gagliardo, arriva nelle sale italiane dal 13 gennaio, distribuito da Luce Cinecittà.

L’opera, che si apre con l’ultimo intenso giorno di vita di Cesare Pavese, racconta l’uomo e lo scrittore attraverso una serie di capitoli dedicati ai “mestieri” che hanno caratterizzato la sua esistenza. Prodotto da Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, la partecipazione dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e il patrocinio della Città di Torino, il documentario restituisce il ritratto di un intellettuale che, nella sua breve ma intensa vita, ha rivoluzionato il panorama culturale italiano del Novecento.

Poeta precoce, Pavese si è dedicato alla poesia narrativa già da giovanissimo, per poi esplorare il romanzo breve, introdurre in Italia la letteratura americana e contribuire alla fondazione della storica Casa Editrice Einaudi. Nel film, la voce di Pavese è affidata a Emanuele Puppio, la fotografia è curata da Roberta Allegrini, mentre il montaggio è opera di Emanuelle Cedrangolo. Dopo l’anteprima a Roma, Il Mestiere di Vivere sarà protagonista di proiezioni-evento in diverse città italiane, tra cui Torino, Milano, Bologna, Bergamo, Firenze, Pisa, Perugia e Avellino, con la presenza della regista. Giovanna Gagliardo, piemontese di origine e romana d’adozione, descrive così il suo rapporto con Pavese: “L’ho incontrato durante la mia adolescenza torinese, l’ho letto, amato e imparato a memoria molte delle sue poesie. Rileggerlo oggi, a distanza di anni, mi ha rivelato tutta la sua modernità: non parla solo del suo tempo, ma del nostro presente. Pavese non offre risposte facili, non cerca l’approvazione del lettore, ma ti accompagna come un compagno di viaggio che ti mette alla prova e ti costringe a riflettere. Quello che spesso viene ricordato come il poeta infelice o l’intellettuale suicida per amore è in realtà molto di più: un autore universale, un classico che non smette di dialogare con noi”.

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