Cosa fare quando si va in menopausa
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Cosa fare quando si va in menopausa

La menopausa tende a manifestarsi in una età compresa tra i 48 e i 52 anni, e viene definita fisiologica

Cosa fare quando si va in menopausa
Manopausa
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16 Maggio 2022 - 09.47


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La menopausa rappresenta una fase nella vita, e nel corpo, della donna piuttosto delicata per diverse ragioni. Sul piano linguistico il termine menopausa può essere tradotto in italiano con: termine del ciclo mestruale.

Questo significativo cambiamento, la cessazione della fertilità da parte della donna, è accompagnato da ulteriori cambiamenti, più o meno percepibili, che richiedono attenzione e spesso un cambio di abitudini, per continuare a vivere in modo pieno e soddisfacente. 

Come si manifesta l’inizio della menopausa?

Iniziamo col dire che la menopausa tende a manifestarsi in una età compresa tra i 48 e i 52 anni, e viene definita fisiologica. Quando invece si manifesta prima dei 47 viene definita precoce, e se accade oltre i 52 anni viene definita tardiva. 

Ma cos’è esattamente la menopausa?

Dobbiamo sapere che l’andamento dei sintomi della menopausa non è mai dato una volta per tutte e può presentare delle variabilità marcatamente soggettive. La costante, invece, è data dal calo significativo di produzione degli estrogeni e del progesterone da parte delle ovaie. A questo calo significativo segue, dopo alcuni sintomi di cui ci occuperemo, l’ultimo ciclo mestruale, e ad un anno dall’ultimo ciclo mestruale la donna è a tutti gli effetti in menopausa.

I sintomi della menopausa, tenendo a mente la loro variabilità, possono quindi essere divisi in sintomi iniziali, sintomi della fase intermedia e sintomi tardivi. La menopausa si manifesta, nei suoi sintomi iniziali, con vampate di calore e sudorazioni notturne, oltre alle palpitazioni.

L’insonnia, che caratterizza l’inizio della menopausa, può essere accompagnata da stati di ansia e irritabilità. Il desiderio sessuale può subire una flessione, così come il tono generale dell’umore.

Come sono le ultime mestruazioni prima della menopausa?

Il primo dei sintomi iniziali è determinato dalla irregolarità mestruale, che si caratterizza per mestruazioni di breve durata e poco intense, oppure più lunghe e abbondanti. In queste fasi iniziali le mestruazioni possono essere dolorose e avere intervalli di tempo del tutto irregolari: due o tre settimane tra un ciclo e l’altro, oppure due se non tre mesi tra un ciclo e l’altro.

I cambiamenti ormonali che il corpo della donna vive durante la premenopausa – questo è il termine medico che indica il periodo immediatamente precedente la menopausa propriamente definita – possono quindi causare menorragia, ovvero un ciclo regolare ma più lungo e abbondante; oppure ipermenorrea, che si specifica in ciclo comunque regolare ma più abbondante.

Su una sintomatologia opposta, durante la premenopausa la donna può avere ipomenorrea oppure amenorrea, rispettivamente un ciclo mestruale regolare ma più leggero, oppure un’assenza completa di ciclo per almeno sei mesi.

L’irregolarità degli ultimi cicli mestruali può essere accompagnata dallo spotting, che consiste in perdite di colore marrone leggero, o rosso acceso, tra un ciclo e il successivo.

Quando si ha la certezza di essere in menopausa?

Per capire quando si va in menopausa, è fondamentale svolgere alcuni controlli medici. Si parte dall’indagine ormonale, che avviene per mezzo di un prelievo del sangue. L’ormone sotto indagine è il follicolo-stimolante (FSH), i cui livelli aumentano fisiologicamente quando le ovaie non sono più in attività.

Seconda indagine a cui sottoporsi: l’analisi del quadro lipidico ematico. In parole più semplici, con questa analisi si va a capire il rapporto tra il colesterolo buono (HDL) e il colesterolo cattivo (LDL). Sono proprio gli estrogeni prodotti dalle ovaie a mantenere un rapporto sano e funzionale tra colesterolo buono e colesterolo cattivo.

E proprio gli estrogeni patiscono una diminuzione significativa durante la menopausa, determinando un aumento del rischio statistico di incorrere in patologie cardiovascolari.

Un altro esame importante è la MOC, ovvero la Mineralometria Ossea Computerizzata, per stabilire la densità dell’osso ed una eventuale condizione di osteoporosi. Altre tre indagini che sarebbe opportuno svolgere sono il pap test, la mammografia e l’ecografia mammaria.

Che cosa è possibile fare quando si è in menopausa?

Finora abbiamo passato in rassegna i principali sintomi di questa condizione, e abbiamo indicato i principali esami che aiutano a fornire un quadro clinico chiaro ed esaustivo. Ma come si può vivere serenamente con l’insorgenza dei sintomi della menopausa? E in che modo si può vivere a pieno ogni giorno?

Al netto delle possibili terapie da seguire sotto consiglio medico, un aiuto ci arriva dalla natura. Stiamo parlando dei fitoestrogeni, estrogeni di origine vegetale che aiutano a ridurre le vampate di calore e altri fastidiosi sintomi della menopausa come la secchezza vaginale. I fitoestrogeni, a loro volta, possono essere coadiuvati con specifici integratori: estratti di piante quali soia, salvia, trifoglio rosso e cimicifuga.

La menopausa comporta mutamenti fisiologici significativi, e per questa ragione risulta necessario adottare stili di vita che aiutino il corpo a vivere in modo più sano questa nuova fase. Praticare regolare attività fisica è il primo dovere a favore del nostro corpo. Anche una camminata sostenuta di un’ora, su base settimanale, aiuta ad allontanare non solo un possibile aumento di peso, ma il rischio di osteoporosi e di fratture.

La donna dovrebbe ragionare, in questa fase della propria vita, anche in termini di prevenzione. Per questa ragione accanto a una attività fisica anche moderata vanno banditi il fumo e i superalcolici. Altro conto è un bicchiere di vino durante il pasto.

Prendersi cura della pelle durante la menopausa

Il forte abbassamento degli estrogeni può determinare anche conseguenze sulla pelle e sui capelli. La pelle tende ad essere più sottile e più secca, può avere una ridotta elasticità e presentare arrossamenti, causati dall’aumento di sensibilità.

Per contrastare questi fenomeni si dovrebbero utilizzare creme nutrienti per il viso e detergenti delicati, così da non sottoporre la pelle a ulteriore stress. Si dovrebbe avere una esposizione al sole più accorta, se non limitata. L’idratazione, non solo per la pelle, va curata e il modo migliore per farlo è bere due litri di acqua, almeno, al giorno.

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