Covid, l'Ema dà l'ok per il Vaccino Valneva: è il primo con virus inattivato
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Covid, l'Ema dà l'ok per il Vaccino Valneva: è il primo con virus inattivato

Valneva ha firmato un accordo con la Commissione europea nel novembre 2021, per fornire fino a 60 milioni di dosi di Vla2001 in 2 anni, di cui 24,3 milioni nel 2022.

Covid, l'Ema dà l'ok per il Vaccino Valneva: è il primo con virus inattivato
Vaccino anti-Covid, Valneva
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25 Febbraio 2022 - 15.06


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Novità sul nuovo vaccino di Valneva: il primo con virus inattivato, potrebbe ricevere entro fine marzo il via libera europeo al vaccino anti-Covid. L’azienda francese annuncia oggi che il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco Ema ha fornito una valutazione iniziale su VLA2001 – questo il nome del candidato nuovo prodotto-scudo contro Sars-CoV-2 – sottoponendo a Valneva un elenco di domande alle quali la società conta di riuscire a rispondere nei prossimi giorni. Se tutto andrà come atteso, dunque, Valneva prevede di ricevere “alla fine del primo trimestre 2022” una raccomandazione positiva del Chmp all’approvazione condizionata di Vla2001 per l’immunizzazione primaria negli adulti tra 18 e 55 anni. Dopo di che, l’azienda prevede le prime consegne nei Paesi europei “all’inizio del secondo trimestre 2022”.

Come funziona
“Siamo soddisfatti della valutazione iniziale del Chmp e non vediamo l’ora di fornire le nostre risposte il prima possibile”, dichiara il Ceo di Valneva, Thomas Lingelbach, ricordando che “VLA2001 è l’unico vaccino Covid-19 inattivato in fase di sviluppo clinico in Europa e questo ci avvicina al nostro obiettivo di offrire un’opzione differenziata alla popolazione e ai medici che ne hanno bisogno”.

A differenza di quelli autorizzatti finora dall’Ema, il vaccino Valneva contiene infatti la versione inattivata del coronavirus pandemico. “Gli adulti di età compresa tra i 18 e i 55 anni rappresentano la stragrande maggioranza delle persone non vaccinate in Europa – evidenzia l’amministratore delegato – e continuiamo a ricevere messaggi ogni giorno da molti che cercano un approccio vaccinale più tradizionale e consolidato”.

L’azienda ha inoltre in corso “ulteriori studi clinici – si legge in una nota – con l’obiettivo di espandere gradualmente le indicazioni di Vla2001 ad altri gruppi di età”, nonché “per un potenziale utilizzo” del prodotto “come vaccino booster nel corso del 2022”.

Valneva ha firmato un accordo con la Commissione europea nel novembre 2021, per fornire fino a 60 milioni di dosi di Vla2001 in 2 anni, di cui 24,3 milioni nel 2022.

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