Pregliasco attacca Montagnier: "Da Nobel a testimonial dei no-vax, ormai dice cose da bar"
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Pregliasco attacca Montagnier: "Da Nobel a testimonial dei no-vax, ormai dice cose da bar"

Il virologo ospite de La7: "Ha avuto il Premio Nobel ma poi è stato allontanato di fatto dalla comunità scientifica per tutta una serie di sciocchezze che ha detto su vari argomenti".

Pregliasco attacca Montagnier: "Da Nobel a testimonial dei no-vax, ormai dice cose da bar"
Fabrizio Pregliasco
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17 Gennaio 2022 - 19.07


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Pregliasco contro Luc Montagnier e i no-bax și scatenano.

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha attaccato Luc Montagnier nel suo intervento su La7: “Ha avuto il Premio Nobel ma poi è stato allontanato di fatto dalla comunità scientifica per tutta una serie di sciocchezze che ha detto su vari argomenti”.

E ancora: “È diventato testimonial dei no-vax e come altri premi Nobel è andato fuori di testa e fa affermazioni da bar”

 Temo che l’immunità di gregge non arriverà mai

 Ha poi detto il direttore sanitario dell’Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ospite di ‘Timeline’, contenitore di Sky Tg24.

L’esperto ha precisato che “nel modello matematico, l’immunità di gregge vorrebbe dire riuscire a spegnere l’infezione. Invece questo virus è perfido. Ce lo dimostrano alcune persone infettate nella prima ondata e che si reinfettano. Quindi, ma lo sapevamo, non ci stupisce, il vaccino non dà quella protezione per la vita. Altri coronavirus hanno lo stesso comportamento e fanno parte di quelle infezioni respiratorie che ci prendiamo ogni anno, complementari all’influenza”.

Pregliasco ha aggiunto che “grazie a omicron e al lavoro della grande contagiosità, alla fine dell’inverno avremo una massa di persone non più suscettibili. Questo farà sì che nel prossimo autunno il virus, magari perché qualcuno perde l’immunità o perché altri riusciranno a scavallare questo inverno, avrà un’onda sempre meno impegnativa e, quindi, un andamento endemico con momenti di tranquillità, come visto nei periodi estivi”.

Proprio sulla fase endemica Pregliasco ha infine dichiarato:

“Spero che già dalla prossima stagione invernale avrà un’onda come quella del sasso gettato in uno stagno, quindi con le principali onde che stiamo vivendo. La prossima sarà, però, un’onda meno impegnativa e ce ne saranno altre ma con una maggiore capacità di convivenza e, soprattutto, di terapia sempre più mirata per evitare gli effetti più pesanti di quanti subiscono la malattia”, ha concluso.

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