“Omicron potrebbe costringerci a rinunciare al controllo del contagio. Dopo marzo il Covid diventerà endemico”. A dirlo è Christopher Murray, professore di Scienza metrica della salute all’Università di Washington a Seattle, ex direttore esecutivo dell’Oms e dell’Harvard Global Health Initiative, intervistato dal quotidiano La Stampa.
L’esperto afferma: “La nuova variante è difficile da limitare senza penalizzare l’economia, inoltre la speranza è che sia meno patogenica, dunque meglio vaccinare tutti con tre dosi e aspettare che passi”.
Alla domanda ‘servirà una quarta dose?’, Murray replica: “Potrebbe essere necessaria, visti i primi risultati israeliani sulla diminuzione dell’immunità dopo la terza dose”. E prosegue spiegando quali cambiamenti sta comportando Omicron:
“Si tratta di una variante molto contagiosa, con una capacità di fuga immunitaria, ma probabilmente meno grave. In attesa che questo venga confermato vedremo numeri record di casi, ma non dovremmo registrare altrettanti ricoveri e decessi. Ci saranno anche tante persone ospedalizzate per altre malattie e positive al Covid. Uno dei principali impatti sarà l’interruzione di parecchi servizi, perché molti lavoratori risulteranno positivi e dovranno isolarsi. In questo senso è utile la quarantena breve per i vaccinati”.
Secondo Murray “almeno la metà della popolazione in Europa e in Nord America verrà infettata entro febbraio. La maggior parte di queste infezioni, tuttavia, sarà asintomatica e molti non sapranno nemmeno di avere Omicron”. Dunque la previsione: “Penso che dopo marzo, nell’emisfero settentrionale, il Sars-Cov-2 diventerà un virus stagionale o un virus endemico più che una pandemia”.
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