Zampa (Pd): "Lockdown per i non vaccinati, l'aumento dei contagi è colpa loro"
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Zampa (Pd): "Lockdown per i non vaccinati, l'aumento dei contagi è colpa loro"

L'ex sottosegretaria alla salute polemica con Salvini: "Continuare a sentirlo dire il contrario di chi sta davvero combattendo per il problema mi colpisce

Sandra Zampa
Sandra Zampa
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19 Novembre 2021 - 10.19


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 Parole durissime ma meritate: Sandra Zampa, deputata e responsabile salute del Pd, è intervenuta ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’aumento dei contagi e la possibile stretta sul green pass chiesta dalle Regioni Zampa afferma che “le Regioni possono lavorare perché ci siano più controlli sull’applicazione delle misure, possono mettere a disposizione mezzi di trasporto pubblici, anche se la responsabilità è collettiva perché non è stato previsto l’obbligo di green pass sui mezzi pubblici. Se avessimo strumenti tecnologici si potrebbe verificare il green pass insieme al biglietto, però si rallenterebbero le procedure.

L’Italia comunque è in una situazione di controllo della pandemia rispetto agli altri Paesi europei”.

Sul lockdown per i non vaccinati “credo che la responsabilità dell’aumento dei contagi sia dei non vaccinati- prosegue Zampa- perché non ci sono più elementi per rifiutare la vaccinazione. Se cresce il contagio bisogna immaginare una forma di lockdown delle persone non vaccinate, per ridurre al massimo i contatti con gli altri, magari facendoli lavorare in smart working a casa. E’ evidente che non si possa penalizzare tutti. Lavorerei anche sulla questione dei tamponi, avere il green pass con i tamponi è un po’ ballerino. La durata del tampone deve essere breve e chi non si vaccina deve sapere che deve farsi continuamente il tampone. Su questo il Cts deve prendere una posizione e dirla con chiarezza”.

Per quanto riguarda Salvini contrario al lockdown per i non vaccinati: “Io sono molto colpita dal fatto che Salvini sta dicendo il contrario dei suoi presidenti di Regione- afferma Zampa- Fedriga che si è trovato a fronteggiare in Friuli gli effetti della ripresa dei contagi non dice quello che dice Salvini. Alcuni sono tornati sui loro passi, forse richiamati da Salvini, ma tutti avevano detto che il green pass dovrebbe valere solo per chi non è vaccinato. Continuare a sentire Salvini dire il contrario di chi sta davvero combattendo per il problema mi colpisce. Fare la vita del parlamentare è un tantinello più facile che fare la vita di un presidente di Regione che tutti i giorni deve fare i conti con i numeri”.

A Sara Cunial è stato permesso di entrare alla Camera senza Green pass: “Un messaggio pessimo e ingiusto- conclude Zampa- spero che il Parlamento, a cominciare dal presidente della Camera Roberto Fico, prenda in mano la questione, riveda quel parere e che si torni a dire che nel Parlamento non si può entrare senza Green pass”.

Per quanto riguarda la posizione di Matteo Salvini, leader della Lega, contrario al lockdown per i non vaccinati, Zampa si dice “molto colpita dal fatto che Salvini sta dicendo il contrario dei suoi presidenti di Regione che si è trovato a fronteggiare in Friuli gli effetti della ripresa dei contagi non dice quello che dice Salvini. Alcuni sono tornati sui loro passi, forse richiamati da Salvini, ma tutti avevano detto che il green pass dovrebbe valere solo per chi non è vaccinato.

Continuare a sentire Salvini dire il contrario di chi sta davvero combattendo per il problema mi colpisce”.

Peraltro, “fare la vita del parlamentare è un tantinello più facile che fare la vita di un presidente di Regione che tutti i giorni deve fare i conti con i numeri”. E, ancora sull’aumento dei contagi e la possibile stretta sul green pass chiesta dai governatori, Zampa specifica anche che “le Regioni possono lavorare perché ci siano più controlli sull’applicazione delle misure, possono mettere a disposizione mezzi di trasporto pubblici, anche se la responsabilità è collettiva perché non è stato previsto l’obbligo di green pass sui mezzi pubblici. Se avessimo strumenti tecnologici si potrebbe verificare il green pass insieme al biglietto, però si rallenterebbero le procedure”.

Ad ogni modo, conclude, l’Italia comunque è in una situazione di controllo della pandemia rispetto agli altri Paesi

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