Silvestri spiega la ritirata della variante in Regno Unito: "Vittoria della scienza, alla faccia dei pessimisti"
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Silvestri spiega la ritirata della variante in Regno Unito: "Vittoria della scienza, alla faccia dei pessimisti"

Il virologo e docente negli Usa: "Letalità 18 volte inferiore a ondata autunno-inverno, senza l'ombra di un lockdown"

Guido Silvestri, virologo
Guido Silvestri, virologo
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29 Luglio 2021 - 10.11


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Un fenomeno che sarà da spiegare per le sue cause, sperando che il trend possa essere seguito anche in Italia e negli altri paesi.

“Variante Delta in ritirata in Gran Bretagna, senza neppure l’ombra di un lockdown e con indici di letalità molto bassi, inferiori di circa 18 volte” rispetto all’ondata della scorsa stagione autunno-inverno. “Una grandissima vittoria per la scienza”, a dispetto dei “chiusuristi/pessimisti che hanno fatto un tifo indiavolato” per il mutante di origine indiana “nel Regno Unito, sperando che potesse indurre il Paese a nuovi lockdown. In questi ultimi giorni stanno masticando amaro”, osserva il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta.

“I nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 – analizza l’esperto in un intervento sulla pagina social ‘Pillole di ottimismo’ da lui fondata – sono in calo netto (media mobile a 7 giorni, 7-Dma, passata da un picco di 47.120 casi a 32.507, con riduzione del 31% in pochi giorni), e questo senza nessun lockdown, nonostante le loro accorate invocazioni”, evidenzia in riferimento ai “chiusuristi/pessimisti”.

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E “questo perché Boris Johnson si è fidato della scienza ed ha insistito con la pianificata riapertura totale senza ascoltare le solite cassandre che danno i numeri al lotto (vedi la storia dei 1.300 morti al giorno a luglio). Tanto di cappello quindi allo ‘scap’cciat’ di Ten Downing street, che sui vaccini ha certamente fatto la scommessa giusta”.

“Detto questo – rimarca ancora Silvestri – è anche importante notare che la letalità calcolata di questa ondata estiva di Sars-CoV-2 ‘a variante Delta’ in Uk sia al momento dello 0,12%, contro il 2,19% dell’ondata dell’autunno/inverno scorso (circa 18 volte minore, e scusate se è poco). E’ difficile dire cosa esattamente abbia determinato questo drammatico calo di letalità tra le due ondate. Certamente gran parte del merito va alla vaccinazione di massa, ma non è escluso un contributo della stagione estiva, mentre nell’ambiente dei virologi veri (giusto per distinguersi da biologi del sonno ed esperti di culatello) si sussurra che se la Delta è molto efficace a trasmettersi forse è meno brava a causare malattia severa. Oppure che un virus che si diffonde molto velocemente tende a ‘bruciare’ più rapidamente il pool di individui suscettibili all’infezione stessa”.

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“Comunque sia, il fatto che la temutissima ‘onda Delta’ di Covid nel Regno Unito sia entrata in fase di ritirata senza neppure l’ombra di un lockdown e con indici di letalità molto bassi rispetto all’ondata dell’inverno 2020-2021 – ribadisce il virologo – rappresenta una grandissima vittoria per la scienza e la medicina del XXI secolo, fatta di vaccini, anticorpi monoclonali, farmaci immuno-modulatori eccetera, nei confronti di rimedi medievali come chiusure generalizzate, frontiere militarizzate, coprifuochi e via discorrendo. Questa osservazione dispiacerà molto ai nostalgici del pessimismo chiusurista, ma costituisce un motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti coloro che, come noi, vogliono tornare a fare una vita pienamente normale – conclude il docente – protetti dalla scienza, dai vaccini, e dal sano e sereno ottimismo che da essi deriva”.

 

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