Il virologo Pregliasco: "Peccato definire il green pass come una limitazione di libertà"
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Il virologo Pregliasco: "Peccato definire il green pass come una limitazione di libertà"

Il professore della statale di Milano: "La libertà di ognuno, è ben noto ed è banale ricordarlo, finisce dove comincia la libertà di un altro"

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco
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24 Luglio 2021 - 18.38


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Il certificato verde per l’utilizzo di alcuni servizi non è anticostituzionale o privativo della libertà personale.
“E’ un peccato che ci siano persone convinte che il Green pass sia una privazione della libertà. La libertà di ognuno, è ben noto ed è banale ricordarlo, finisce dove comincia la libertà di un altro. Nessuna nazione permette di andare in macchina a 300 all’ora perché si rischia di fare un incidente e far male a se stesso e agli altri”. Così il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco.
Il Green pass obbligatorio in alcuni luoghi – sottolinea è “una opzione che mira a renderci più sereni e solidali. Io entro in un ristorante, dimostro di essere attento alla mia salute e a quella di chi mi sta intorno”.

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