Uno studio rivela che il vaccino Pfizer è più efficace con 8 settimane di intervallo tra le due dosi
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Uno studio rivela che il vaccino Pfizer è più efficace con 8 settimane di intervallo tra le due dosi

L'intervallo più lungo tra prima dose e richiamo accresce la risposta immunitaria alla variante Delta

Vaccino Pfizer
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23 Luglio 2021 - 14.05


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Una notizia che potrebbe essere assai rilevante anche in funzione della partita contro la variante Delta.

Un intervallo più lungo tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid fa sì che il sistema immunitario del corpo produca più anticorpi contro l’infezione: è quanto emerge da uno studio non ancora sottoposto a peer review, portato avanti da ricercatori britannici e finanziato dal Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale (DHSC). A riportarne i risultati è la Bbc.

Gli scienziati affermano che i risultati supportano la decisione del Regno Unito di estendere l’intervallo tra le due dosi del vaccino dalla raccomandazione iniziale di tre settimane.

Una distanza di otto settimane sembra essere il miglior intervallo per contrastare la variante Delta.

Il Regno Unito inizialmente aveva esteso il divario tra le due dosi a 12 settimane, alla fine del 2020.

Dopo l’estensione del programma di vaccinazione a tutte le fasce di età, la popolazione è stata incoraggiata a ricevere la seconda dose del vaccino dopo otto settimane. Il lavoro dei ricercatori britannici è stato finanziato dal governo e pubblicato in un documento prestampato non ancora sottoposto a revisione paritaria.

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Con la ricerca, i ricercatori hanno confrontato le risposte immunitarie di 503 membri del personale del Servizio sanitario nazionale che hanno ricevuto le loro due dosi a intervalli diversi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, quando la variante Alpha del Covid, identificata per la prima volta nel Kent, si stava rapidamente diffondendo.

I livelli di anticorpi nel sangue sono stati misurati un mese dopo la seconda dose di vaccino e i risultati hanno suggerito che intervalli di somministrazione sia brevi che lunghi del vaccino Pfizer hanno generato complessivamente forti risposte immunitarie.

Ma un programma di tre settimane ha generato meno anticorpi neutralizzanti del virus, in grado di impedirgli di infettare le cellule, rispetto a un intervallo di 10 settimane tra la prima e la seconda dose.

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