L'immunologo Abrignani: "Mascherine? C'è il problema di tracciare le nuove varianti"
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L'immunologo Abrignani: "Mascherine? C'è il problema di tracciare le nuove varianti"

Il componente del Comitato tecnico scientifico: "Per chi si occupa di vaccini e risposta immunitaria, il dibattito sulle mascherine viene dopo"

Sergio Abrignani
Sergio Abrignani
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18 Giugno 2021 - 17.55


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La decisione del governo, ancora da prendere, di far togliere le mascherine all’aperto, è già tema di dibattito nel Paese. 
La data esatta in cui cominceremo a togliere le mascherine all’aperto? Non lo so. E, da immunologo, nella mia lista di priorità vedo diverse altre questioni più urgenti”.
Così Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus.
“C’è il problema di tracciare le nuove varianti di Sars-CoV-2, quello di monitorare se i vaccini funzionano con le nuove varianti, e stiamo vedendo da dati Gb che per fortuna l’efficacia per esempio di Pfizer dopo due dosi è alta (79-80%) anche con la variante Delta”, elenca l’esperto.
“C’è tutto il capitolo della memoria immunologica – aggiunge ancora Abrignani – il problema di capire se sarà necessario un ulteriore richiamo e in che tempi, la copertura vaccinale e il coinvolgimento di quelle persone che esitano a vaccinarsi, la questione del vaccino agli adolescenti. Insomma, per chi si occupa di vaccini e risposta immunitaria, il dibattito sulle mascherine viene dopo tutti questi punti, nonostante capisca che per tutti noi la mascherina è una scomodità”, conclude.

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