Silvestri si vaccina: "Uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita di scienziato"
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Silvestri si vaccina: "Uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita di scienziato"

Il virologo alla Emory University di Atlanta: " Solo la scienza, la nostra amata scienza, poteva tirarci fuori da questo incubo, e la scienza, ormai non c'è alcun dubbio ha mantenuto la sua promessa"

Guido Silvestri, virologo alla Emory University di Atlanta
Guido Silvestri, virologo alla Emory University di Atlanta
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7 Gennaio 2021 - 15.56


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Una bella notizia: “E’ venuto anche il mio turno di vaccinarmi (Moderna), e credo sia stato uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita di scienziato”.

Così lo scienziato italiano Guido Silvestri, virologo alla Emory University di Atlanta, racconta su Facebook la vaccinazione contro Covid-19, postando una foto. 
“Solo la scienza, la nostra amata scienza, poteva tirarci fuori da questo incubo, e la scienza, ormai non c’è alcun dubbio – sottolinea – ha mantenuto la sua promessa. Ora sta a noi, da entrambi i lati dell’Atlantico, implementare le scoperte scientifiche, vaccini ed anticorpi in primis, in modo pragmatico ed efficiente, per limitare sempre di più di danni di Covid-19”.
Il virologo si dice “convinto che ce la faremo a vincere anche la battaglia della implementazione. Nonostante i soliti nanociambotti ‘no-tutto’, e nonostante quelli che remano contro, a volte purtroppo da ruoli ‘istituzionali’. Ci riusciremo grazie alla scienza – rimarca Silvestri – grazie alla medicina, grazie al sano ottimismo della conoscenza, grazie agli sforzi grandi e piccolo di ognuno di noi”.
“Negli Usa, al 5 gennaio 5.306.797 persone sono state vaccinate con vaccini a Rna, quello di Pfizer e quello di Moderna, entrambi con 95% di efficacia nel proteggere da Covid-19. Sempre al 5 gennaio – ricorda – sono state somministrate, negli Usa, 414.945 dosi di anticorpi monoclonali (Lilly e Regeneron) che riducono in modo significativo il rischio di ricovero ospedaliero se somministrati nella fase iniziale della malattia”.

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