Il professor Bucci: "I dati della Lombardia non ci dicono nulla, ormai la situazione è fuori controllo"
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Il professor Bucci: "I dati della Lombardia non ci dicono nulla, ormai la situazione è fuori controllo"

Enrico Bucci, professore di Biologia della Temple University di Philadelphia ha spiegato a La Repubblica che il ritardo e la confusione nella raccolta dei dati rendono difficile una analisi precisa.

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19 Marzo 2020 - 14.00


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“Quello che ora sappiamo con sicurezza è che ormai i numeri della Lombardia non significano più nulla. La situazione è fuori controllo, in senso etimologico”. Lo afferma Enrico Bucci, professore di Biologia dei sistemi alla Temple university di Philadelphia, su la Repubblica; l’esperto studia da giorni i numeri di contagiati, guariti, deceduti in Italia, per interpretarne l’andamento dell’epidemia.

“I dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili – osserva – è un effetto saturazione che li falsa. Per chi fa questo tipo di analisi è meglio non prenderli in considerazione e concentrarsi sulle altre zone d’Italia. Da quello che sappiamo, gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del Bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19. Per ogni morto in ospedale ce ne potrebbero essere due che sfuggono al controllo.

Più in generale i dati arrivano ‘sporchi’ e in ritardo”. “I sistemi sanitari regionali, per quanto riguarda anche la trasmissione e l’analisi dei dati – spiega – non erano preparati ad affrontare una emergenza di queste dimensioni; ci sono situazioni molto diverse a seconda delle aree geografiche del Paese, l’epidemia in Italia è a macchia di leopardo; nessuno può fare previsioni di questo tipo. Certo se qualcuno prevede un picco domani, poi dopodomani e così via, prima o poi ci azzeccherà. 

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