Il presidente dell'Istituto di sanità: "Non c'è una parte d'Italia immune dal coronavirus"
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Il presidente dell'Istituto di sanità: "Non c'è una parte d'Italia immune dal coronavirus"

Silvio Brusaferro intervenendo alla Protezione Civile ha ribadido che tutti sono tenuti a seguire le raccomandazioni

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro
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8 Marzo 2020 - 18.19


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Molti non lo hanno capito ed è bene ripeterlo: “Non c’è una parte d’Italia completamente immune” a Covid-19.
Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, intervenendo alla Protezione Civile. “E’ necessario ridurre la trasmissione”, ha aggiunto Brusaferro. “Le indicazioni che vengono proposte – dice – mirano dunque al distanziamento sociale: creare tutte in tutte le situazioni possibili quella distanza interpersonale che consenta la riduzione della probabilità della trasmissione del virus”.
In alcune zone dove “il virus sta circolando a livello locale più intensamente occorre un’attenzione particolare”, perché è maggiore la possibilità di imbattersi “in un positivo”. Ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione in tutta Italia, perché “la presenza di persone positive” significa che c’è possibilità di trasmissione. Dunque l’idea “è quella di modulare le misure in base all’intensità” di circolazione del virus. “Le misure di distanziamento sociale vanne mantenute. Non c’è una parte d’Italia completamente immune”, ribadisce Brusaferro. “Ci sono parti d’Italia in cui il virus circola meno allo stato attuale, ma il fatto che il virus circoli dipende dai nostri comportamenti”.

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