Se nel referto medico spunta la parola "razza": ecco perché spiegano i medici

La presenza del termine nel referto utilizzato per indicare l'origine "caucasica" del paziente, sembra trovare un fondamento nel linguaggio scientifico.

Referto medico
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1 Febbraio 2018 - 17.03


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Non solo nome, cognome, età e sesso, compare anche il termine ‘razza’ tra i dati inseriti in un referto medico della Asl 10 di Firenze. 

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Ma la presenza del termine nel referto toscano, utilizzato per indicare l’origine “caucasica” del paziente, sembra trovare un fondamento nel linguaggio scientifico. “Nei test sulla funzionalità respiratoria, in particolare gli esami spirometrici – spiegano gli specialisti pneumologi – occorre inserire obbligatoriamente dei valori di riferimento come l’età, il sesso e l’altezza. Anche la conformazione morfologica del paziente è indispensabile ai fini della validità dell’esame perché quest’ultima – spiegano ancora i medici – determina all’origine una diversa capacità respiratoria. Essa è codificata nei referti con il termine razza, senza ovviamente implicazioni culturali, sociali, né tantomeno politiche, ma solo a scopo medico e scientifico, per determinare la variabile morfologica dei volumi polmonari”.

Da qui il riferimento alla ‘razza’ che però, garantiscono i medici toscani, verrà ben presto eliminato. Stamattina infatti il direttore sanitario dell’Azienda USL Tc ha stabilito che sarà subito tolta la parola ‘razza’ dai referti e sostituita con ‘etnia’ specificando, però, che “il dato relativo alla morfologia del paziente dovrà continuare ad essere assolutamente rilevato e riportato sul referto anche per una verifica della diagnosi clinica”.

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