Lotta ai tumori: un biochip rimuove le cellule malate

Dall'Australia una nuova invenzione che potrebbe migliorare la cura ai tumori: un biochip non invasivo elimina le cellule malate.

Lotta ai tumori: un biochip rimuove le cellule malate
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21 Dicembre 2015 - 12.38


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Dall’Australia arriva un nuovo strumento per combattere i tumori: si tratta di un dispositivo in grado di effettuare una continua biopsia non invasiva nel corpo del paziente, individuando le concentrazioni di cellule malate e differenziandole da quelle sane. Il biochip distrugge solo le cellule infettate dal tumore, mettendo al riparo quelle che invece sono ancora sane.

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Il meccanismo è stato messo a punto dal dottor Majid Warkiani, che ha condotto le sue ricerche con un team di ricercatori. Secondo il medico, con questo biochip si potranno presto mandare in pensione le terapie invasive nella cura del cancro come ad esempio la chemio terapia.

“E’ come una biopsia liquida non invasiva – ha spiegato da Majid Warkiani del Centre for Nanomedicine – che può segnalare la presenza di qualsiasi tipo di cancro solido, che sia ai polmoni, al seno o all’intestino, senza dover ricorrere alla chirurgia. Il biochip potrà essere usato sia per una diagnosi tempestiva, sia per monitorare la risposta del paziente ai trattamenti.”

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Si tratta di un operazione di filtraggio: il sangue sarà depurato, con la rimozione delle cellule cancerogene, mentre le cellule sane continueranno a circolare nell’organismo. Il dottor Warkiani ha però aggiunto che questo dispositivo non è la panacea contro il tumore e che ancora molto resta da fare nella lotta al cancro.

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