Niente alcol per i papà: fa male al bambino
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Niente alcol per i papà: fa male al bambino

Lo studio è stato condotto dall'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr: il consiglio non è più rivolto solo alle aspiranti mamme.

Niente alcol per i papà: fa male al bambino
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20 Maggio 2015 - 19.07


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Ebbene sì “Limitare al massimo il consumo di alcool in previsione di una gravidanza”. Il consiglio non è più rivolto solo alle aspiranti mamme (che devono seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica ed evitare alcolici e fumo), ma anche ai futuri papà. L’alcool, infatti, influenza il Dna paterno incidendo negativamente sullo sviluppo del sistema nervoso centrale del bambino. Inoltre, gli abusi del padre potrebbero indurre il figlio adulto ad assumere gli stessi comportamenti. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) in collaborazione con il Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio, diretto da Mauro Ceccanti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Addiction Biology.

I risultati dello studio spiega Marco Fiore, ricercatore dell’Ibcn-Cnr, fanno emergere che l’alcol inciderebbe sul fattore Ngf, scoperto da Rita Levi Montalcini più di cinquant’anni anni fa e che le è valso il premio Nobel per la medicina nel 1986, elemento chiave per la sopravvivenza e la funzionalità di diverse popolazioni cellulari neuronali e non neuronali, e sul Bdnf, coinvolto prevalentemente nella fisiopatologia cerebrale. Questi due fattori assieme costituiscono degli indicatori chiave del danno indotto dall’intossicazione da alcol”. Il passaggio dal padre alcolista al figlio avviene nel momento in cui l’alcool incide sul Dna paterno, “direttamente tramite mutazioni, oppure indirettamente tramite meccanismi epigenetici”.

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