La Camera preliminare della Corte penale internazionale ha notificato all’Italia l’avvio di una procedura formale per verificare una presunta “condotta inadempiente” relativa alla mancata consegna all’Aja di Njeem Osama Almasri, il generale libico accusato di crimini contro l’umanità.
La CPI ha chiesto al governo italiano di presentare “una memoria entro trenta giorni”.
La Corte ha inoltre sollevato interrogativi sulla “mancata cooperazione sulla perquisizione e il sequestro dei materiali” appartenenti ad Almasri. Tuttavia, prima di giungere a una conclusione, “prima di qualsiasi accertamento di mancata cooperazione, ascolterà lo Stato richiesto”, ovvero l’Italia.
Le polemiche contro Meloni e Nordio
La questione ha suscitato forti critiche nei confronti del governo Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio. L’opposizione accusa l’esecutivo di aver compromesso la credibilità internazionale dell’Italia, non rispettando gli obblighi derivanti dal diritto internazionale. Inoltre, viene sottolineata l’ambiguità dell’atteggiamento del governo nei confronti della giustizia internazionale, con il rischio di incrinare i rapporti con la CPI e gli alleati europei.
