Aggrappata alla poltrona nonostante nonostante tutto. Ancora una volta in Parlamento per discutere una mozione di sfiducia. Domani pomeriggio, alle 14, Daniela Santanchè sarà alla Camera per il dibattito sulla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, che torna a chiedere le sue dimissioni.
È la terza volta che il partito guidato da Giuseppe Conte avanza questa richiesta nei confronti della ministra del Turismo, rinviata a giudizio con l’accusa di falso in bilancio per le vicende legate alla galassia societaria Visibilia. Secondo quanto riferito dall’agenzia Adnkronos, il gruppo del Partito Democratico alla Camera avrebbe deciso di appoggiare la mozione.
Anche stavolta, tuttavia, l’esito sembra scontato: si prevede che la mozione non avrà successo, e il voto potrebbe addirittura slittare. Come recentemente sottolineato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, «le mozioni di sfiducia rafforzano lo sfiduciato quando sono individuali. Questa è la storia del passato».
I gruppi di maggioranza, stando alle indiscrezioni, non interverranno durante la discussione generale. Neppure Fratelli d’Italia, il partito della Santanchè, prenderà la parola, seguendo lo stesso approccio adottato nell’ultima occasione ad aprile 2024. La ministra sarà presente in Aula, ma senza intervenire, secondo quanto riferito dal suo staff. Né le vicende giudiziarie né la pressione dell’opposizione, così come la freddezza proveniente da Palazzo Chigi – dove non è stato ancora fissato alcun incontro con la premier Giorgia Meloni – sembrano scuotere Santanchè, che oggi ha partecipato alla Bit, la Borsa internazionale del turismo alla Fiera di Milano Rho, ribadendo la sua assoluta tranquillità in vista dell’udienza del 20 marzo per il processo per falso in bilancio.
Alla Fiera del Turismo a Milano, la ministra Santanchè si è anche esibita in un ballo con Pulcinella, un momento immortalato nelle immagini dell’evento.
«Non sono assolutamente preoccupata, assolutamente» ha dichiarato la ministra, aggiungendo: «Come vedete sto lavorando tranquillamente». Nessun segnale di cedimento o intenzione di fare un passo indietro, almeno fino a quando non sarà chiarito l’esito dell’altro filone d’inchiesta, quello sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps per l’erogazione indebita della cassa integrazione Covid a 13 dipendenti di Visibilia. Su questo punto, Santanchè ha ribadito la sua posizione: «Ho sempre detto che avrei fatto un passo indietro perché ne capisco le implicazioni politiche».
