Giorgia Meloni, come spesso accade, affronta la questione puntando sul vittimismo. Dopo l’apertura dell’inchiesta sul caso Almasri, il presidente del Consiglio ha commentato la vicenda lamentando un danno per la nazione e per la sua stessa immagine internazionale.
“Quello di Lo Voi è un atto voluto”
Meloni ha poi parlato della discrezionalità delle procure, sottolineando come molte denunce contro le istituzioni non abbiano portato all’iscrizione nel registro degli indagati: “L’atto era chiaramente un atto voluto e tutti sanno che le procure in queste cose hanno la loro discrezionalità (…). Io penso che a chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po’ le braccia”.
“Io non mollo”
Nonostante tutto, il premier assicura di non essere preoccupata né demoralizzata: “Quando ho scelto di guidare il Paese sapevo a cosa sarei andata incontro. E agli italiani dico: finché ci siete voi ci sono anche io. Non intendo mollare di un millimetro, finché gli italiani sono con me”.
“A gennaio 73 ore di volo per la credibilità del Paese”
Meloni replica anche alle critiche sulla sua gestione del tempo e sulla presenza della figlia durante i viaggi istituzionali: “Qualcuno mi critica perché porto spesso mia figlia appresso e non si capisce quando la dovrei vedere (…). Ho fatto 73 ore di volo nel mese di gennaio perché sono consapevole del fatto che ogni ora volata è un accordo che si stringe, porte aperte o che si aprono per le nostre imprese, vuol dire lavoro e investimenti”.
Argomenti: giorgia meloni
