«I cinquestelle devono scegliere un campo e c’è quello progressista, garantendo un proprio profilo, un’identità. Nessuno dei partiti progressisti, Pd e AVS si offenderebbe se venissero definiti progressisti popolari. Sono di sinistra, quando uno non vuol dire che è di sinistra e dice che è progressista porto pazienza ma a me va bene. Contano i fatti».
Così Pier Luigi Bersani a Otto e mezzo su La7
«Servono unità, distintività e pari dignità così si allargano le ali ognuno col suo profilo ma dando al Paese l’idea che si sta costruendo un’alternativa.» continua Bersani «Ci vuole spirito unitario, che non si costruisce nell’ultimo mese. Ma se sottolineiamo sempre quello che divide e mai ciò che unisce non andiamo molto lontano. Me la sentirei a dare una mano a trovare una quadra, perchè ci sono le idee per farlo»
«Non è detto che questo governo arrivi al 2027, perché le cose all’interno e sul piano internazionale sono in movimento. Ovunque i tempi si accorciano, stiamo andando in una fase di accelerazione delle questioni sociali interne e internazionali. Per esempio, abbiamo un ministro che blocca lo sciopero del trasporto locale ma non si occupa della disastrosa situazione dei trasporti . Può andare molto avanti una situazione del genere?».