«Puntiamo a essere il primo partito, non solo a Genova ma in tutta Italia». Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista a Repubblica dopo la sconfitta delle regionali in Liguria, dove il Pd è primo partito. La segretaria Dem avverte però che «per battere la destra servono una coalizione e alleati solidi».
«Siamo il primo partito della Liguria, davanti a FdI che invece ha perso 11 punti in cinque mesi, e abbiamo vinto a Genova – prosegue -, la città di cui è sindaco Marco Bucci: ci dà speranza in vista delle prossime comunali».
«Pur essendo il Pd saldamente prima forza d’opposizione, e non era così quando sono arrivata, serve costruire una coalizione attorno a un progetto per il Paese – spiega ancora Schlein -. Intanto abbiamo una priorità: vincere in Emilia Romagna e in Umbria fra 20 giorni. Una bella occasione per tirare insieme in questa direzione. Come lo è la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata che spacca in due l’Italia».
I riformisti del Pd le imputano un errore politico: aver scelto fra Conte e Renzi sulla base dei sondaggi. «Il Pd è unito e ha affrontato insieme tutti i passaggi sulle alleanze nelle regioni, tra l’altro senza mai, mai, imporre nulla dall’alto – commenta -. Chiaramente il Pd non può scegliere anche per gli alleati, ma essendo il partito più grande cerca di trovare delle soluzioni anche ai problemi degli altri. Sulla base di un progetto fondato su temi concreti, non su una discussione politicista su perimetri fra sigle».
Il sindaco di Milano Beppe Sala dice che non si vince perché manca il centro. «Finora abbiamo sempre lavorato per costruire coalizioni competitive, parlando con tutte le forze di opposizione. Il risultato delle Europee mostra che c’è già un blocco importante, con Pd, 5S e Avs che insieme hanno fatto il 40% – conclude – ma che per battere le destre bisogna ambire ad allargare. Sul come discuteremo. Il centro così diviso perde attrattività».