Caso Boccia-Sangiuliano, le opposizioni: "Squallido teatrino, ora Giorgia Meloni faccia chiarezza"
Top

Caso Boccia-Sangiuliano, le opposizioni: "Squallido teatrino, ora Giorgia Meloni faccia chiarezza"

Riccardo Magi: “Non bastava la fascisteria razzista, omofoba, antisemita e nostalgica di Hitler e Mussolini che anima i giovani di Fratelli d'Italia, ora arriva anche lo scandaletto da film di serie B al ministero della Cultura"

Caso Boccia-Sangiuliano, le opposizioni: "Squallido teatrino, ora Giorgia Meloni faccia chiarezza"
Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Settembre 2024 - 12.13


ATF

Le opposizioni chiedono a gran voce chiarezza sulla questione Boccia-Sangiuliano, accusando il ministro della Cultura di aver mentito alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

“La difesa d’ufficio del governo che arriva per bocca della presidente del consiglio viene smentita in diretta sui canali social della `consigliera del ministro mai formalizzata´ che ha pubblicato foto di alcuni documenti legati al g7 cultura che le sono stati condivisi. È la prova che quanto riportato da Sangiuliano a Meloni non corrisponde esattamente al vero e coinvolge adesso la più alta carica del governo in questa imbarazzante vicenda. Può un ministro mentire alla presidente del consiglio per cercare di auto scagionarsi da una situazione dai contorni così poco chiari?”.

“Anche la ricostruzione del ministro Sangiuliano contenuta in una lettera pubblicata oggi su La Stampa viene messa in discussione dalle repliche della `consulente mai formalizzata´ che, sempre sui social, risponde punto su punto e sostiene di non aver mai pagato un euro per i suoi viaggi con Sangiuliano dal momento che venivano organizzati direttamente dalla segreteria del ministro. Serve chiarezza, una cosa però è sotto gli occhi di tutti: la dottoressa Boccia, su cui il gabinetto del ministro avrebbe riscontrato potenziali conflitti di interessi, ha avuto accesso a informazioni sensibili e riservate sul prossimo g7 cultura e ha partecipato in più occasioni a incontri con funzionari dello stato in cui si è parlato di questioni economiche e strategiche e di investimenti culturali. A che titolo ha partecipato? Sangiuliano deve chiarire nelle sedi istituzionali. Ribadiamo la richiesta al presidente Mollicone di convocarlo in commissione con urgenza”.

Il portavoce dei Verdi e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“Nomine insistenti, divulgazione di dati sensibili riguardati il G7 della Cultura, smentite, botta e risposta: questo è quanto sta emergendo in queste ore attorno all’affaire Sangiuliano-Boccia. Un teatrino squalificante che mortifica cultura e istituzioni”.

“Per questo motivo come Alleanza Verdi e Sinistra presenteremo un ‘interrogazione alla Premier Meloni per chiedere conto dell’operato del Ministro Sangiuliano chiedendole di trasmettere ai gruppi parlamentari la documentazione relativa alla pseudo assistente del Ministro Sangiuliano, ovvero E-mail istituzionali in cui la Boccia è tra i destinatari, se abbia usufruito dell’auto della scorta e a che titolo ha partecipato a incontri ufficiali del ministero ivi compreso quello preparatorio del G7 di Pompei”.

“La Premier Meloni non può limitarsi ad assolvere, ancora una volta, uno dei suoi ministri come è stato già fatto con la Ministra Santanchè e con il Sottosegretario Del Mastro: faccia chiarezza esibendo prove altrimenti adotteremo iniziative opportune in tutte le sedi. Alleanza Verdi e Sinistra si batterà in ogni sede istituzionale per far luce su quanto accaduto e sulle responsabilità del Ministro. Il tempo delle auto assoluzioni è finito”.

Su X il deputato e segretario di Più Europa, Riccardo Magi.

“Non bastava la fascisteria razzista, omofoba, antisemita e nostalgica di Hitler e Mussolini che anima i giovani di Fratelli d’Italia, ora arriva anche lo scandaletto da film di serie B al ministero della Cultura con tanto di smentita in diretta tv alla premier Meloni da parte della presunta consulente di Sangiuliano”. 

“Il ministro può dimettersi o meno, la premier può chiederne la testa o meno, ma resta sullo sfondo – aggiunge – lo squallore di un sottobosco di governo inadeguato e imbarazzante, che rappresenta, in fondo, il vero volto dell’esecutivo Meloni. Gli italiani non meritano questo cinepanettone estivo da quattro soldi”. 

Native

Articoli correlati