La polemica dell’estate è: Renzi nel Campo Largo sì o no? Matteo Renzi “a Genova governa con Bucci, in Basilicata con Bardi, in Parlamento ne ha combinate di ogni, in Sardegna era fuori dalla nostra coalizione”.
Il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe “Conte non litiga con Renzi, ma pone un tema di credibilità: non si possono prendere in giro i cittadini”. Lo sottolinea, in un’intervista rilasciata a Repubblica, la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, convinta che “un campo progressista credibile” rappresenti “l`unica alternativa al centrodestra. In Sardegna l`abbiamo costruito partendo da un programma coerente. Un progetto serio non si misura sul numero dei simboli sulla scheda elettorale”.
Todde si dice “orgogliosa della mia comunità politica. Il M5S è degli iscritti, non è un partito padronale. Non è di un leader o di un garante, non è di chi per anni lo ha sfruttato per poi abbandonarlo quando faceva più comodo. Grazie a Conte oggi siamo una forza politica forte, ancorata ai valori progressisti”.
Sull’ipotesi di superare il limite dei due mandati, “la base deciderà quale strada va intrapresa”, spiega, “Conosco il valore del doppio mandato perché la politica è servizio e non privilegio ma credo che dopo due mandati in parlamento possiamo permettere a chi ha competenze di candidarsi sui territori o in Europa”.
Quanto al rischio di scissione tra pentastellati, “certi errori – dice – è meglio non ripeterli”.
Secondo la governatice, l’autonomia “indebolisce il Paese, danneggia la Sardegna minando le prerogative di una Regione autonoma e speciale. Cerca di silenziare le regioni più povere stravolgendo la coesione nazionale, tenta di metterci gli uni contro gli altri. E Calderoli ha una faccia tosta a dire che sarà il referendum a spaccare il Paese”.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “non ha capito le motivazioni del nostro ricorso, che farà l`iter previsto mentre noi continueremo a lottare contro la secessione dei ricchi”, afferma Todde, “La Cei ha mosso delle critiche più che condivisibili. Come anche Confindustria. Sono tanti gli imprenditori spaventati, moltissimi del Nord. Mentre il governo si muove alla cieca cercando i miliardi necessari per garantire i Lep, nella manovra non ci saranno risorse per le imprese e i giovani. Le ire di Salvini lasciano il tempo che trovano, la spara grossa per prendere qualche titolo di giornale. Giorni fa ha detto che in Sardegna non servono le rinnovabili ma il nucleareà”.
La raccolta firme per il referendum contro l`autonomia è stato un successo e ora nel governo si insinuano dubbi. “La Lega teme il voto popolare”, risponde Todde, “Salvini si gioca tutto, Forza Italia è pronta allo sgambetto e Meloni teme che il governo vada a sbattere malamente. Il Sud e le Isole, nonostante il silenzio un po` imbarazzante di Schifani, non si faranno calpestare”.
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