Uniti si vince. «Il Pd è il perno di qualsiasi credibile alternativa a questa destra. Elly Schlein ha ribadito, più volte, che il Pd non pone veti su nessuna forza politica che crede nella costruzione di questa alternativa e che non ne vuole subire. Sui fatti, sui comportamenti parlamentari, sulle battaglie che faremo nel Paese misureremo chi vorrà far parte di questa alleanza».
Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, intervistato al Corriere della sera in merito all’apertura del leader di Iv Matteo Renzi a un’alleanza di centrosinistra, osteggiata dal leader del M5s Giuseppe Conte e da parte dei dem.
Intanto va avanti la raccolta firme per il referendum contro l’Autonomia: «In poco più di 10 giorni ne abbiamo raccolte 460 mila online e centinaia di migliaia nei banchetti. C’è una straordinaria partecipazione spontanea di milioni di persone. Fossi in Giorgia Meloni non sottovaluterei questo movimento di popolo».
Boccia poi replica a Zaia, che si chiede se il Pd voglia abrogare le cinque Regioni e due Province autonome già esistenti: «Questa è la riprova dell’assoluta necessità del referendum. Deve esprimersi il popolo italiano! Luca Zaia è un amministratore che conosce norme e lessico istituzionale. Se dice una cosa così chiaramente sbagliata non lo fa perché fa uno strafalcione giuridico ma perché c’è un disegno politico gravemente lesivo della Costituzione».
Sulla possibilità che il governo cada prima della fine della legislatura «non faccio previsioni e come capogruppo del Pd al Senato lavoro e lavorerò per costruire in Parlamento, con le altre opposizioni, un fronte che sia in grado, già in questa legislatura, di mandare sotto questa maggioranza. Lo stiamo già facendo con successo».
