La vicepresidente Pd della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, intervistata da Qn ha analizzato le strategie di Giorgia Meloni in Europa, dopo l’esito delle urne. «Mi sembra che l’estremismo di Meloni rischi di isolare il nostro Paese. La riunione di lunedì questo ha fatto emergere. Vedremo come andrà. Mi sembra che si stia creando una maggioranza con idee su cose da fare e non so dove Meloni troverà il suo spazio e dove si voglia collocare».
«Quella che lei cerca di presentare come una forza in realtà rischia di diventare una debolezza per l’Italia. Forse deve riconsiderare compagni di viaggio e alcune posizioni politiche che danneggiano il Paese. In generale il disegno di Europa che ha in mente e che non ha mai chiarito. Mi sembra che si sottragga, ogni volta che c’è da prendere decisioni cruciali sul futuro del continente: nega le questioni ambientali, scansa quelle sociali e sulla difesa l’Italia è più indietro negli impegni assunti a livello europeo degli altri Paesi. Non può continuare così»
«Un’Europa con meno diritti e meno chiarezza sulle questioni internazionali e ambientali è il contrario di quello che altri governi pensano. Le idee di Meloni sono in contrasto con quelle degli altri Paesi, dalla Francia di Macron alla Spagna di Sanchez alla Germania di Scholz alla Polonia di Tusk».
«In questo momento la `destra di governo´ è un unicum solo italiano. Non c’è nessun altro grande Paese europeo dove la famiglia dei popolari abbia acconsentito a venire a patti col corrispondente di Meloni. Siamo noi l’unicum. Tanto che le critiche più grandi arrivano dalla Polonia, dove gli alleati di Meloni, il partito oltranzista nazionalista del Pis, sono all’opposizione di un governo europeista serio come quello di Tusk».
Argomenti: governo meloni