Autonomia differenziata, il Pd: "I patrioti fanno il Paese a brandelli con il favore delle tenebre, daremo battaglia"

Autonomia, Piero De Luca: "Continueremo come Partito Democratico a batterci con tutti gli strumenti democratici per evitare che questa riforma produca danni irreversibili".

Autonomia differenziata, il Pd: "I patrioti fanno il Paese a brandelli con il favore delle tenebre, daremo battaglia"
La sede del Pd
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19 Giugno 2024 - 10.09


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Il PD contesta ferocemente l’Autonomia differenziata approvata dalla destra e le modalità con cui è stata portata avanti la discussione. Piero De Luca: “Dopo una lunga seduta notturna, lavorando col favore delle tenebre, il Governo di destra ha portato a termine questa mattina il suo scambio politico, scrivendo una pagina buia della storia del nostro Paese.

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“La riforma sull’Autonomia differenziata consentirà di cristallizzare ed aumentare irreparabilmente per legge le diseguaglianze, cancellando d’un tratto l’idea stessa di Italia unita e indivisibile, sancita dalla nostra Costituzione. Presunti patrioti fanno a pezzi la coesione e la solidarietà nazionale spaccando in due l’Italia”.

“Continueremo come Partito Democratico a batterci con tutti gli strumenti democratici per evitare che questa riforma produca danni irreversibili”.

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Simona Bonafè: “Una riforma che stravolge l’assetto delle nostre istituzioni, che divide e crea diseguaglianze. Ancora una prova di forza da parte del governo che durante tutto l’esame di questo provvedimento ha voluto imporre al Parlamento una vera e propria dittatura della maggioranza attraverso continui strappi e forzature regolamentari che creano gravi precedenti”.

“La seduta fiume è finita alle 7.50 di mattina: da ieri e per tutta la notte abbiamo discusso ogni singolo emendamento, finché abbiamo avuto i tempi a nostra disposizione, nel silenzio più assoluto della maggioranza. Loro non parlano, non si confrontano, non discutono: loro eseguono gli ordini. E gli ordini erano chiari: approvare l’autonoma differenziata entro questa mattina, costi quel che costi”.

Laura Boldrini: “Qual era l’urgenza? L’urgenza è chiara: portare lo scalpo del Sud del Paese ai governatori leghisti del Nord. Le bandiere delle piccole patrie, destinate a contrapporsi, esposte alla fine della seduta dai banchi della Lega ne sono la prova inequivocabile. E Giorgia Meloni, la patriota, cede al ricatto e preferisce ridurre il Paese a brandelli pur di non rischiare di perdere la partita sul premierato. Due riforme che danneggiano tutta l’Italia, anche il Nord. Ma il messaggio della affollatissima manifestazione di piazza Santi Apostoli di ieri è stato chiaro. La battaglia per salvare la Costituzione e l’unità del Paese non finisce qui”.

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