Covid-19, Conte accusa Draghi: "Io non volevo l'obbligo vaccinale, abbiamo subito ricatti continui"
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Covid-19, Conte accusa Draghi: "Io non volevo l'obbligo vaccinale, abbiamo subito ricatti continui"

Conte: «Io non ero d’accordo. Abbiamo subito ricatti continui, eravamo in un governo di unità nazionale e questo mi può essere rimproverato, ma io non ho introdotto l'obbligo vaccinale».

Covid-19, Conte accusa Draghi: "Io non volevo l'obbligo vaccinale, abbiamo subito ricatti continui"
Giuseppe Conte e Mario Draghi
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4 Giugno 2024 - 09.57


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Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e leader del M5s, in un’intervista a Radio 1 ha accusato Mario Draghi di avergli imposto l’obbligo vaccinale per i cittadini, durante il periodo del Covid-19. 

«Io non ero d’accordo, eravamo però in un governo in cui ogni opinione dissenziente voleva dire, a detta di Draghi, che volevamo far cadere il governo. Abbiamo subito ricatti continui, eravamo in un governo di unità nazionale e questo mi può essere rimproverato, ma io non ho introdotto l’obbligo vaccinale».

«Sono sempre stato fautore, fino a quando sono andato via da Palazzo Chigi, della libertà di sottoporsi ai vaccini. Ho offerto la campagna vaccinale ai cittadini sul binomio libertà-responsabilità. Poi è venuto Draghi e ha imposto l’obbligo vaccinale», ha sottolineato

«Noi abbiamo introdotto il Superbonus in perfetta regola, io l’ho gestito per qualche mese, ha portato tantissimi benefici e Giorgia Meloni se ne guarda dall’enumerarli. Il buco non è nel bilancio, è nella testa di Meloni e nelle sue convinzioni sbagliate».

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Conte ha poi parlato delle prossime elezioni Europee. «In Europa c’è tanto da fare. Occorre un governo di veri patrioti che quando arriva la revisione del patto di stabilità non la accetti senza combattere. I dati sull’occupazione stanno aumentando dal 2021. Ma vanno analizzati. Sta aumentando il lavoro povero. Sessanta milioni di ore di cassa integrazione, 1 milione di lavoratori a chiamata, 3 milioni di part-time persone che prendono due lire, lavorano poco e non hanno di che mangiare». 

Infine una precisazione sulla sua definizione recente di “capitalismo infetto”. «Quando ho detto che il capitalismo è infetto, intendevo che il modello ligure è infetto, ma anche«quello della Santanché lo è. Un’imprenditrice che prima andava in tv a insultare un imprenditore disperato e poi si scopre che fa una truffa aggravata sui fondi covid. Per la stragrande maggioranza il capitalismo è sano, il nostro capitalismo, quello di chi si spacca la schiena».

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