Il presidente del Pd e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervistato da Qn ha parlato delle prossime elezioni Europee. «E’ difficile prevedere prima ciò che può succedere ma sento un clima di crescita e non ho dubbi che il partito supererà il 20%. L’astensionismo sta crescendo ed è molto preoccupante, non bisogna ridurci troppo nelle Ztl: giusto mantenere i voti di chi vive nei centri storici, sta bene, è istruito. Ma una forza che si definisce di sinistra non può non avere una connessione speciale con chi non sta bene dal punto di vista sociale ed economico o vive nelle periferie. La politica si fa anche nei mercati e davanti al bar».
In Emilia-Romagna «penso che chi verrà dopo di me, sarà meglio di me di certo. Intanto è stato riconosciuto il buon governo di una regione che in un decennio ha subito un terremoto devastante, la pandemia e un’alluvione». Da presidente dem, auspica un buon risultato di tutte le opposizioni: «Sarebbe un bel segnale, vorrebbe dire che qualche campanello d’allarme arriverà da queste Europee per chi sta governando».
«Draghi avrebbe tutte le qualità per guidare la Commissione. Ma l’importante è riuscire a fermare l’estrema destra che potrebbe andare al governo dell’Europa. Secondo me stiamo facendo una campagna elettorale bella e coraggiosa. Elly è ovunque e insieme stiamo dando una bella immagine di unità».
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