Il Pd incontra l'Spd: "Al lavoro per un'Europa più sociale, che sia veramente un luogo di pace e democrazia"
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Il Pd incontra l'Spd: "Al lavoro per un'Europa più sociale, che sia veramente un luogo di pace e democrazia"

Il Pd incontra l'Spd: «Fino a quando il Consiglio europeo avrà più potere del Parlamento europeo e quindi vivrà grazie alla spinta delle maggioranze nazionali, vinceranno gli interessi nazionali e l'Europa resterà sempre un passo indietro»

Il Pd incontra l'Spd: "Al lavoro per un'Europa più sociale, che sia veramente un luogo di pace e democrazia"
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16 Aprile 2024 - 14.22


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Una delegazione del Pd e ha incontrato i colleghi dell’Spd guidata dal capogruppo Rolf Mützenich, tra loro anche la capogruppo alla Camera Chiara Braga.

«Un’Europa più sociale che metta al centro e si ponga alla guida delle grandi sfide del nostro tempo, a partire dalla lotta alla crisi climatica, la transizione ecologica e digitale, che difenda i diritti sociali e civili e che continui a essere un luogo di libertà, di democrazia e di pace». 

«Abbiamo voluto tenere insieme la questione sociale, economica e climatica sapendo che per affrontare queste sfide ci serve riempire di contenuto quello spazio di democrazia europea, anche rivedendo le regole di funzionamento delle istituzioni europee, a partire dal sistema dell’unanimità», ha detto ancora Braga.

«Fino a quando il Consiglio europeo avrà più potere del Parlamento europeo e quindi vivrà grazie alla spinta delle maggioranze nazionali, vinceranno gli interessi nazionali e l’Europa resterà sempre un passo indietro», ha spiegato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. «Abbiamo bisogno di fare un passo avanti che parta dal rafforzamento del Parlamento stesso e quindi dal potere del popolo europeo: non avremmo problemi a far arretrare i Parlamenti nazionali a consigli regionali se questo vuol dire rafforzare il Parlamento europeo», ha detto ancora Boccia.

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«Dobbiamo dirlo ai nostri sovranisti: l’unanimità non ha più senso sulla cittadinanza, sull’armonizzazione delle legislazioni nazionali, sulle imposte indirette che finanziano il bilancio comunitario, non ha più senso sulle finanze Ue, in materia di giustizia e affari interni, di politiche sociali, di difesa e politica estera comune. Noi siamo nati italiani e siamo diventati europei, i nostri figli sono nati europei. A destra questo non ve lo dirà nessuno, semplicemente perché non ci credono».

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