A Palermo, per tutti è ancora “U sinnacu”, il sindaco. Leoluca Orlando torna in campo, lo fa con un addio, l’addio al PD. L’ex sindaco di Palermo lo fa con un messaggio, il suo addio al Pd viaggia su WhatsApp.
In un articolato messaggio, l’ex sindaco di Palermo comunica ai suoi contatti il percorso che lo ha portato a lasciare i dem per candidarsi nella lista dell’alleanza tra Sinistra e Verdi in occasione delle prossime Europee.
Se n’era parlato nei giorni scorsi, adesso la notizia sembra certa: Leoluca Orlando è pronto a tornare sulla scena politica, candidandosi alle elezioni Europee con Avs (Alleanza verdi sinistra). L’annuncio ufficiale, anticipato da Huffington Post citando fonti di partito, è arrivato.
L’ex sindaco – è stato alla guida del Comune per cinque mandati (non tutti consecutivi), 22 anni in totale – nei mesi scorsi si era proposto al Pd, ricevendo in cambio un silenzio assordante. Da qui l’avvicinamento ad Avs, che – come si sa – ha già lanciato la candidatura dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, medico che nel 1999 a Palermo fondò l’Ismett, il primo centro trapianti in Sicilia, grazie a un rapporto di collaborazione fra l’Università di Pittsburgh e la Regione.
Orlando ha fatto l’eurodeputato dal 1994 al 1999, ricoprendo gli incarichi di vicepresidente della commissione per l’ingresso di Malta nell’Unione europea e membro supplente della commissione per la Sicurezza e il disarmo. Trent’anni dopo sarebbe una nuova sfida per il Professore, reduce da un complicato, ultimo mandato (2017-2022).
Curiosità in città e in tutta l’Isola per come Orlando tornerà in campo. Riuscirà con la stessa verve di un tempo? Di recente, un suo libro, “Enigma Palermo”, scritto assieme alla giornalista tedesca Constanze Reuscher, libro presentato lo scorso 2 ottobre, davanti a una folta platea di suoi storici elettori. In quella occasione fu duro col PD, dandogli poca vita: “La mia proposta di candidatura – disse – è la cartina da tornasole per capire se il partito ed Elly Schlein sono davvero liberi dalle correnti. Tutti i capicorrente sono saliti sul carro del vincitore e sono accanto alla segretaria: da Franceschini a D’Alema, passando per Provenzano. Sono tutti con lei. Io ho molti consensi ma non ho correnti”.
“Non mi candideranno? Continuerò a dire le stesse cose e il tempo mi darà ragione. Il Pd ha governato dieci anni senza consensi, prenda lezioni dalla Meloni che ha governato dopo dieci anni di opposizione. Io ho una esperienza da parlamentare europeo, ho rapporti internazionali, sono candidabile al Parlamento europeo e vorrei contribuire a costruire un’alternativa seria di opposizione a questa destra, che sta indietreggiando il percorso sui diritti. Ad esempio dei migranti”, ha concluso Orlando.
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