Verso le europee cn qualche fibrillazione. “Quello che sta passando Ilaria Salis è una vergogna, e facciamo bene a tenere alta l’attenzione denunciando l’oscena subalternità del governo. Per quanto riguarda la candidatura, è una valutazione che spetta a lei, alla sua famiglia e al gruppo dirigente del Pd: tutto il resto è rumore di fondo. Perché si tratta di una situazione delicata, da trattare con prudenza e non gettare nel tritacarne. Io non so cosa possa comportare la candidatura per la sua situazione, ma se può esserle utile mi chiedo: perché no?».
Così il deputato del Pd e presidente della Fondazione Demo, Nicola Zingaretti, in una intervista a La Stampa.
«Le elezioni europee saranno un’occasione di chiarezza. Un appuntamento cruciale per scegliere tra chi vuole un’Europa forte che lavori per la pace, e i nazionalismi che storicamente hanno sempre portato alla guerra», sostiene Zingaretti. «Se mi candido, giuro, non lo so. In che posto in lista, dove sarà eventualmente utile. Siamo in una fase di formazione delle liste, la sintesi arriverà alla fine. Lavoro come deputato e presidente di Demo, se posso servire in Europa lo decideranno i gruppi dirigenti».
Per l’ex presidente della regione Lazio, “lo spirito che sta infondendo la segretaria, per cui tutti e tutte si impegnino e ci mettano la faccia, è giusto. Poi deciderà lei come”.