Le Europee si avvicinano in casa Pd il nodo candidature comincia a prendere forma. Goffredo Bettini, dirigente nazionale democratico, in un’intervista a La Stampa ha parlato dei prossimi passi che i dem seguiranno verso l’appuntamento elettorale.
“Se una segretaria di partito dà la disponibilità a candidarsi, mi pare strano aprire una discussione pubblica. È di fatto la candidatura più prestigiosa e naturale. Ovviamente vanno composte liste che valorizzino altre donne. Sull’argomento non so nulla. Ma giudico positivamente presenze esterne di grande livello, come Lucia Annunziata e Marco Tarquinio”.
“Come giudico l’operato di Elly Schlein fino ad ora? Buono. Siamo più netti sui contenuti decisivi. Le disuguaglianze, l’ambiente, i diritti, le libertà. Ora bisogna rafforzare la lotta per la pace; se si usano le armi e proclami guerreschi, la guerra può scoppiare senza che fino in fondo nessuno la voglia. Serve il compromesso e il valore della vita. Poi, costruire un gruppo dirigente più plurale, riformare il partito nei territori con i migliori, a prescindere dalle correnti. Aprire con coraggio un confronto culturale, politico, ideale, che riporti a pensare un mondo diverso e alternativo rispetto a quello di oggi. Dove tutto è merce e lo spirito è volato via”.
“Come ha governato in questo anno e mezzo Giorgia Meloni? Non bene. Difesa delle lobby più forti e qualche mancia ai poveretti. Europa, un giorno sì e un giorno no. Nazionalismo e autonomia differenziata, evidente contraddizione. Imbarazzo mai davvero risolto sul carattere antifascista della nostra Costituzione. E poi le divisioni interne alla maggioranza, con la Lega che va per conto suo. Non credo che il governo rischi a breve. Tuttavia, c’è uno spazio grande per far crescere un’alternativa”.
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