Il sindaco di Milano Beppe Sala, intervistato dal Corriere della Sera ha fatto il punto della situazione sul Pd. “Quello che non va è soprattutto la scarsa voglia di vincere che alberga all’interno del partito. C`è la volontà di rimanere su un terreno di conferma dei valori del proprio elettorato vero o presunto. Ci si prende pochi rischi”.
“Però se ti assumi pochi rischi rimani al 20 per cento. L`Italia ha bisogno di un Pd forte. Vorrei vedere più aggressività nella volontà di vittoria. Poi è chiaro che per vincere bisogna essere in coalizione e qui cominciano i dolori”.
“Se dovessi fare un invito alla coalizione potenziale direi due cose. Primo: cercare ciò che ci unisce al posto di andare a cercare ciò che ci divide. Secondo: dimenticare al momento tutte queste storie sul federatore. Oggi il tema non si pone”.
“Il mio mandato da sindaco dura ancora tre anni che in politica sono un lasso di tempo enorme. Ho voglia di fare politica, ma dalla vita ho avuto veramente tantissimo. Sono più alla ricerca del senso che del potere. Ne parlavo nei giorni scorsi con Prodi. Anche a lui dicevo che bisogna trasmettere la volontà di vittoria e di rappresentare veramente un`alternativa. Oggi vedo un po` di accondiscendenza verso il nostro elettorato, non prendersi mai rischi e dire sempre la cosa giusta. Non va bene. Schlein ha un compito molto difficile”.
Sulla possibile candidatura di Schlein alle europee: “Deciderà lei, in autonomia e penso che deciderà per il bene del partito. Ma ritengo intollerabile che le elezioni europee vengano percepite come la prova definitiva della verità su Schlein. Deve continuare a lavorare. Non sarebbe né saggio né corretto immaginare che di fronte a un risultato non eccellente si cambi segreteria”.
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