“L’autonomia differenziata «può essere il colpo di grazia definitivo al servizio sanitario e all’idea di universalità su cui è stato pensato. Nel nostro Paese già oggi ci sono diseguaglianze tra territori. Bisognerebbe ridurre le distanze e invece la riforma della maggioranza le aggrava in modo drammatico».
Lo afferma il deputato del Pd ex ministro della salute, Roberto Speranza, nell’intervista pubblicata su la Repubblica.
«Il modello regionale della sanità in Italia è già piuttosto spinto, forzarlo ulteriormente fa uscire dall’ambito dell’autonomia e porta a un passo della secessione, parola che, del resto, usava limpidamente la Lega di Bossi negli anni Novanta. L’autonomia può anche essere virtuosa, qui invece si va alla rottura dell’unità nazionale».
Quanto al piano pandemico messo a punto dal governo, simile a quello messo a punto dallo stesso Speranza, l’ex ministro spiega: «non mi sorprende, è naturale che sia così. I piani pandemici li scrivono gli scienziati non i politici o i partiti. L’evidenza è rimasta la stessa in questi anni. Che i vaccini servano non lo dico io, ma la comunità scientifica internazionale. Che le mascherine siano utili in certe situazioni, così come le misure di distanziamento, lo dice sempre quella comunità. Sorprende che qualcuno si sorprenda. È grave piuttosto pensare il contrario».
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