In una nota congiunta, i deputati M5s in commissione Attività Produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino e Enrico Cappelletti hanno duramente criticato la posizione di Forza Italia sul ritorno del nucleare in Italia, dopo che i cittadini hanno palesato il proprio dissenso in due distinti referendum.
«Non ci si può distrarre un attimo con Forza Italia, che si torna subito al 1994. Far passare cose empie alla chetichella è sempre stata la specialità della casa degli azzurri, sin dalla discesa in campo di Berlusconi trent’anni fa. E anche questa volta sul nucleare non si sono fatti sfuggire l’occasione, con il tentativo di assegnare all’Isin la possibilità di autorizzare nuovi reattori nucleari. Per i quali, tra iter autorizzativi e costruzione, servono almeno tre decenni di iter, ammesso che il cosiddetto `nucleare di ultima generazione´ veda mai la luce».
«Ci chiediamo: ma il referendum del 2011, quando a palazzo Chigi c’era proprio il fondatore di Forza Italia, non ha insegnato nulla? Per quale motivo bisogna propinare agli italiani la strada più costosa e impattante sul fronte energetico? I cittadini del Belpaese si sono già espressi in ben due campagne referendarie sull’argomento, e in modo molto netto. Purtroppo ormai non ci sorprende più nulla: il Centrodestra che mira al ritorno del nucleare a fissione è lo stesso che sostiene un governo che, nell’ultimo dl Energia, tassa a man bassa le rinnovabili per finanziare la decarbonizzazione».
«Un corto circuito logico più che politico, figlio di un ministro – Pichetto Fratin – sul quale ormai in maggioranza c’è una fiducia ai minimi termini e di un partito – Forza Italia – che pur di dare cenno della propria esistenza tira fuori ricette energetiche del secolo passato. Lor signori quando si accorgeranno che nel terzo millennio ci siamo già da 24 anni?».
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