Continua la battaglia tra governo Meloni e lavoratori, tra la destra italiana e le fasce più deboli della popolazione. La denuncia di Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, fa impressione.
«Fratelli d’Italia, tramite il gruppo ECR, ha proposto di cancellare dal testo del Net-Zero Industry Act il riferimento ai salari dignitosi e alla prospettiva sociale della proposta. Si tratta di una richiesta inaccettabile e che respingiamo al mittente».
«L’Italia è l’unico Paese europeo in cui i salari sono diminuiti rispetto al 1990 e il governo Meloni, dopo aver affossato la proposta del salario minimo in Italia, vorrebbe dare carta bianca alle grandi industrie che investiranno nei settori delle tecnologie del futuro per sfruttare i lavoratori con paghe da fame».
«L’obiettivo di questo regolamento è quello di semplificare il framework normativo portando a un rafforzamento della competitività dell’industria europea nel settore e riducendo le dipendenze esterne, ma questo non deve avvenire a detrimento dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Confido che il Parlamento europeo non sosterrà la posizione di Fratelli d’Italia che di fatto mira a legalizzare le paghe da fame e respingerà l’ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori».
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