Landini (Cgil): "La Manovra è balorda e il premierato un diversivo della destra"
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Landini (Cgil): "La Manovra è balorda e il premierato un diversivo della destra"

Landini (Cgil): «Il premierato è un diversivo per distogliere l'attenzione da una finanziaria che non risolve nessuno dei problemi strutturali né affronta la cronica assenza di una politica industriale e di sviluppo».

Landini (Cgil): "La Manovra è balorda e il premierato un diversivo della destra"
Il segretario della Cgil Maurizio Landini
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7 Novembre 2023 - 11.26


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Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in un’intervista a La Stampa ha parlato delle ultime riforme proposte dal governo Meloni, oltre che della Manovra che si sta discutendo in Parlamento. Per Landini, la legge di bilancio è «una manovra balorda» e Il premierato «un diversivo per distogliere l’attenzione da una finanziaria che non risolve nessuno dei problemi strutturali né affronta la cronica assenza di una politica industriale e di sviluppo».

Nella mobilitazione «andremo avanti finché non otterremo risultati» aggiunge. Questo governo «non offre risposte: c’è un problema salariale grande come una casa, un preoccupante aumento della precarietà che non ha riscontri in Europa, non ci sono le risorse per rinnovare i contratti del pubblico impiego né per agevolare quelli del privato che riguardano in tutto 10 milioni di lavoratori. Non c’è alcun intervento contro l’evasione fiscale né per ridurre la pressione fiscale su dipendenti e pensionati. Invece si taglia su sanità, scuola e sui Comuni».

In definitiva, la premier «sta realizzando il contrario di ciò che aveva promesso». Rispetto all’assetto istituzionale del Paese «per noi la via maestra è la Costituzione che va applicata in tutte le sue parti, non cambiata». E dunque, no all’autonomia differenziata, «che divide ancora di più un Paese che andrebbe unito», e no al premierato: «Di fronte al fatto che le condizioni del Paese e dei lavoratori peggiorano la soluzione è l’elezione diretta del presidente del Consiglio».

Sarebbe saggio «non toccare le cose che funzionano ma intervenire su quel che non va, ad esempio la legge elettorale. Il problema dell’Italia non è scegliere un capo ma permettere ai cittadini di eleggere un Parlamento da cui si sentano rappresentati».

Sulla vendita della rete Tim a Kkr, «si apre la strada allo spezzatino. In nessun altro paese la rete è stata separata dalle attività e dai servizi. E’ un grave errore di politica industriale. Tra l’altro si vende allo stesso fondo che ha comprato Magneti Marelli salvo chiuderne diverse attività».

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