«Si scrive Salvini, si legge cialtrone: ha dichiarato tronfio di essere davvero orgoglioso di aver precettato i lavoratori del settore trasporti impedendogli di scioperare. Orgoglioso di che? Orgoglioso di aver limitato un diritto di livello costituzionale? Salvini sapeva dal giorno 8 giugno che ci sarebbe stato lo sciopero dei lavoratori dei trasporti. E che ha fatto? Nulla». Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra ritorna sulla decisione del ministro dei trasporti e sullo sciopero ferroviario con un post su Facebook.
«Lo sciopero – afferma Fratoianni – era stato dichiarato con tutti i crismi previsti dalla legge. E Salvini ha avuto un mese di tempo, da ministro dei trasporti, per convocare i lavoratori dopo l’annuncio dello sciopero e ascoltare le loro ragioni. E invece nulla, forse era al Papeete. Oggi si sveglia e fa il solito gioco un po’ infame di far passare i lavoratori come irresponsabili».
«L’irresponsabile è lui, che con queste azioni – insiste Fratoianni – dimostra ancora una volta di stare contro i lavoratori che chiedono cose sacrosante, che ribadisco qui perché le persone devono essere informate. La compagnia privata Italo ha aumentato i profitti, ma non vuole dare un aumento di stipendio ai lavoratori, che si vedono gli stipendi già falcidiati dall’inflazione. I lavoratori chiedono manutenzione sui treni per garantire la sicurezza degli utenti. I lavoratori di Ferrovie dello Stato chiedono più assunzioni e turni di lavoro più umani. Sono davvero follie o cose legittime e di buonsenso? Quindi Salvini non ha nulla di cui andare orgoglioso e anzi, deve chiarire molte cose».
«A partire dalla legittimità del provvedimento di precettazione che è basato su un’urgenza inesistente e che è stato adottato a prescindere dalla Commissione di garanzia sullo sciopero che nulla aveva avuto da eccepire su uno sciopero convocato in piena legalità. Per questa ragione – conclude – sto depositando un’interrogazione urgente al governo. Piuttosto Salvini si occupi di tagli e inefficienze del sistema dei trasporti, che è quello che i lavoratori denunciano a tutela di cittadini e pendolari».
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